Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
ma povero te, che non capisci il senso delle cose che tu stesso scrivi, e mi costringi a far presente una logica elementare, punto per punto su tutte quelle sciocchezze e falsi conclamati, che devono per forza essere evidenziati:

quando tu descrivi i carismi nel modo in cui hai riportato, enunci esattamente la regola generale e astratta per categorie chiuse, in base alla quale l'uomo - tutti gli uomini e solo loro, in quanto maschi - sia per nascita vocato ad educare ai valori morali, guida, regole e comportamenti, mentre la donna - tutte le donne, e solo loro -alla tenerezza e alle premure, senza invasioni di campo; cioè, con ruoli distinti e separati, appunto esclusivi;

la regola l'hai enunciata tu, non io; se non ne capisci l'assurdità, o fingi di non capirla, si rende necessario fare presente la circostanza paradossale per cui anche quei tanti - perché sono comunque tantissimi - uomini devianti dovrebbero essere educatori morali più accreditati di qualsiasi donna, anche la più capace e virtuosa; perché questo implica necessariamente quell'enunciato di carisma, anche se tu non capisci l'implicazione di inclusività ed esclusività delle categorie;

cioè, fingi di non capire, perché se leggi su un testo "residenti" e "non residenti", "maggiorenni" e "minori", "titolari di patente valida" e "non patentati", capisci perfettamente che la guida è consentita esclusivamente ai primi, e negata ai secondi; non è che ti verrebbe mai in mente di argomentare che in fondo anche un quindicenne senza patente può mettersi sulla Fi-Pi-Li e fare tutto e il contrario di tutto; il senso dell'enunciato di una regola lo capisci bene;


invece è proprio quello che hai fatto:
affermare che il padre abbia il carisma della guida, regole e comportamenti significa esattamente attribuire al padre una superiorità morale, visto che l'oggetto - esclusivo, senza invasioni di campo, lo dici tu, eh... - di quel carisma riguarda esattamente il dominio morale, pubblico, mentre alla donna sono riservati domini di natura sentimentale e privata, ancillari;

questa pervicace contraddizione e gioco delle tre carte, trucco retorico dell'affermare per poi negare quello che si afferma, costringe l'interlocutore a controbattere punto per punto e far presente l'incongruenza;


parole vuote, il liberà;
in concreto, questo non vuol dire nulla; te l'ho già spiegato in modo puntuale e circostanziato; tu ti lamenti che io lo faccia, ma insisti a replicare con idee prive di sostanza:

l'autoritarismo non è una parola, un fatto estetico, la spocchia dello sbruffone, ma esattamente quello che chiedi: e cioè la domanda di assegnare d'ufficio - non si capisce il soggetto, chi potrebbe farlo, e come - un'autorità ad uno o più soggetti che non riescono motu-proprio ad essere autorevoli sul campo; l'autorevolezza, la leadership, emerge nelle circostanze, quando le persone, uomini o donne, si assumono responsabilità che altri sfuggono; non si assegna per decreto o con le prediche;

anche nella tua stessa descrizione dei padri assenti, resta paradossale l'idea di farne dei padri presenti a prescindere dai motivi di fondo di quell'assenza; come se quelli non fossero esattamente il prodotto delle famiglie tradizionali che prendi a modello;
guarda che la gente che divorzia, che non si sposa o non fa figli è a sua volta proprio figlia del fallimento del vecchio modello che, evidentemente, non vuole replicare; non è che arrivi tu, o Pillon, e ti surroghi all'esperienza emotiva ed educativa delle intere vite di quelle persone, eh...


Cono, anche qui, mancando dei fondamentali concettuali, scrivi delle sciocchezze, oppure le scrivi in malafede;
tu mi sai indicare nome, indirizzo, telefono della sig.ra Società civile, per chiedere il suo parere sulla questione ?

la società non esiste, nel senso che non c'è un entità che esprima suoi valori autonomi e distinti dalla somma delle volontà individuali, oltre alla legge; tu esprimi questa finzione retorica, il cui sottinteso è bolscevico, nel senso di potere ad una minoranza:

contrapporre un Bene comune, diverso da quello che si sostanzia nella legge, come espressione della somma temperata delle volontà individuali, a quanto già stabilito dalla legge stessa, implica necessariamente una minoranza che si arroga il diritto di scavalcare il principio di uguaglianza che si traduce nel diritto di voto, libero ed uguale, e della rappresentanza democratica;

purtroppo, devo farti queste lenzuolate di cui ti lamenti, perché ignori i più elementari principi su cui si fonda la nostra società - da secoli, non da ieri - come tu non fossi andato a scuola, e argomenti di conseguenza;
infatti:


questa è solo la tua personale preferenza, idea di benessere sociale, che proponi come un'idea valida per tutti, ed è contraria a qualsiasi principio di diritto;
ti faccio un capellino presente che in base a questa idea e relativi principi che vorresti far valere come Bene comune, io non sarei nemmeno potuto nascere, visto che sono proprio il frutto di una precedente separazione; così come nel caso di miliardi di persone nella storia;
per dire, Leonardo da Vinci ti piace ? beh, è un figlio illegittimo; nel tuo mondo ideale, non sarebbe mai nato; e poi era pure bu'o, così come Michelangelo...

in altre società e sistemi si stabilisce che la società soffre se ogni famiglia ha più di un figlio o se la gente pratica un culto, ma tu insisti a confondere come oggettiva la tua personale concezione di ciò che è bene e male;
non sei il solo; è la tara culturale delle nostre società mediterranee, puntualmente esposte alle dittature, dopo periodi di anarchia civica, i due estremi prodotti dalla mancata interiorizzazione del rispetto per la libertà altrui, che significativamente non riesci a comprendere nella sua essenza:
la libertà ? bellissima, la mia; su quella degli altri, però, avrei da ridire...
no, non funziona così; se vuoi che nessuno ficchi il naso nelle tue scelte private, devi fare altrettanto;


i filosofi e il papa fanno il loro lavoro, spesso in modo onesto, a volte meno;
Cono, la libertà è o non è;
i diritti fondamentali - le libertà costituzionali, la famiglia, il voto, ecc... - sono assoluti, insindacabili, o non sono diritti; non è come per guidare un auto, che è una facoltà, sottoposta a determinati requisiti, la patente, l'attitudine fisica alla guida, ecc...

se io potessi questionare sull'uso della libertà tua e di Cona di fare tanti figli ed educarli ai vostri valori, la tua non sarebbe più libertà;
se tu argomenti in modo ingerente rispetto all'opportunità delle scelte esistenziali altrui ti poni sullo stesso piano di chi potrebbe opinare sulle tue e cercare di condizionarle;
se non capisci questo concetto elementare e non lo traduci in una concreta astensione dal giudizio sulle libertà altrui, ti poni al di fuori della storia dell'Occidente degli ultimi 3 secoli;
poi, liberissimo lo stesso di esprimere quell'opinione; purché tu ti renda conto che, nonostante l'apparente messaggio pro-bono, stai muovendo una guerra politica alle libertà democratiche;
una volta che sei consapevole di questo, a me va tutto bene, i carismi e tutto quello che ti pare; ma devi essere posto di fronte alla responsabilità di un'aggressione, con tutte le sue conseguenze;

parli della famiglia, dell'auspicabilità dei figli ? sono d'accordissimo ! sempre -beninteso - nel rispetto dell'autodeterminazione di chi li vuol fare;

bene: io ti ho postato dati di realtà, non chiacchiere, dai quali emerge che i figli si fanno dove c'è benessere economico e dove le donne lavorano e sono tutelate nel lavoro, mentre non si fanno più da decenni proprio dove prevalgono le idee tradizionaliste;
i miei cugini francesi, così come la mia ex-famiglia acquisita, sono tutti separati, ma hanno fatto tutti almeno due figli o più, in prime e seconde nozze; le donne lavorano tutte e tutti gli iter sono avvenuti in modalità serene e civili; i figli dei miei cugini, oramai quasi tutti maggiorenni, sono già quasi tutti padri e madri - eccetto i più piccoli, 3 e 6 anni - persone equilibrate, che hanno studiato e lavorano;

tutti figli di ciò che vorresti abolire come modello "egoista", visto che sono esattamente il prodotto della negazione di un modello tradizionale, persino nel caso di un ambiente originariamente oltranzista cattolico, come quello dei lefebvristi; non ti accorgi della contraddizione ?

ora, visto il dato di realtà, se veramente vuoi più figli e famiglie, sta a te adoperarti per favorire le condizioni che oggettivamente producono le conseguenze che dici di volere - benessere economico, che non significa consumo affluente, ma risorse disponibili per i servizi sociali; in una società povera, non ci sono; lavoro femminile tutelato anche se la donna ha una famiglia - oppure insistere con queste argomentazioni equivoche sulle libertà altrui e altre pillonerie del genere.
Pillonerie mi mancava. Ed anche bolscevico. Li aggiungo a talebano, nazista, fondamentalista, abbrutimento, falsificazione, totalitarismo e barbarie. Tutti termini che hai usato per definire le idee di quei sociologi e filosofi, mie e della Chiesa. Muy bien: Prendo atto che hai lavorato addirittura alla Camera! E che dunque ciò ti autorizza a farlo. A definire così chi auspica semplicemente il ritorno a una Vita più semplice e naturale: Amare, incontrarsi, sposarsi, scommettere sul per sempre, avere figli, essere Padri e Madri, rispettarsi vicendevolmente nella varietà e diversità (non superiorità!) dei Carismi. Tutta roba da nazisti. Certo.