Si vedono se fosse stato così; ma io credo che la chiesa ognuno se la porti dentro in quanto il corpo è già chiesa, ricovero dello spirito. Io sono chiesa di me stesso e la mia responsabilità di mantenermi in linea è solo mia, poiché ad un eventuale giudizio divino solo io posso capire gli effetti delle mie cause, come solo io posso capire me come effetto di cause precedenti; insomma un eventuale ultimo giudizio o apocalisse, che significa solamente rivelazione; ma rivelazione di che? Rivelazione della verità, non nostra ma universale. Minimo che un Dio giusto possa fare è regolare i conti prima di festeggiare.
Comunque, dato lo studio che ho effettuato su Gesù, io direi che sembrerebbe coerente che abbia detto: " Parlate di me e di quello che ho fatto dato che mi siete stati vicini dal primo momento della mia vita pubblica".
Il verbo convertire nasconde anche un leggero puzzo di obbligo; infatti il discorso che sorge è: fino a che punto ed a che costo devo convertire? Non credo Gesù intendesse far soffrire la gente fino all'ultimo sospiro.
Tutto questo mi fa pensare che Gesù non abbia obbligato nessuno a fare questo o quello, forse era la gente che gli chiedeva e voleva sapere.