la filosofia c'entra con tutto, nel senso che è lo strumento che ti consente di interpretare un testo, nel senso lato di costrutto di idee e principi concatenati tra loro;
se tu volessi davvero capire "Gesù", dovresti studiare l'ebraismo, perché quello era un ebreo osservante che si esprimeva secondo quella prassi retorica e a partire da quelle idee;
idem come sopra, trattandosi di Gesù; se nel testo si tratta di cosa vorrebbe o meno Dio, nel momento in cui si cerca di dare una coerenza a quel testo, si fa teologia;Cosa c'entra la teologia col Vangelo?
poi, siccome il fan-club di Gesù si è attrezzato in chiesa di una nuova religione, per forza ha fatto teologia, aggiungendo le sue tesi a quelle che comunque si dovrebbero evincere dal testo, anche senza aderire ad alcuna religione;
se io leggo il Mein Kampf non sono necessariamente nazista; ma se voglio capire cosa c'è scritto, devo comunque organizzare in un certo modo le idee che sono scritte nel testo, secondo un'esegesi strutturale, che è filosofia;
per conoscere il Gesù "vero", dovresti studiare la Torah;Secondo te per conoscere Gesù bisognerebbe leggere tutto quel popò di gente?
se vuoi conoscere quello che ti è stato insegnato al catechismo, certo che devi conoscere la storia di quelle idee; altrimenti credi di leggere liberamente un Vangelo - comunque rimaneggiato a seconda delle idee di quei filosofi - ma stai leggendo un testo che sei stato educato a leggere con dei pregiudizi, e non te ne reni conto;
che non c'entra una cippa;E quando mai nel "regno dei cieli", anche se Gesù ha detto che la porta è stretta, entrerà qualcuno che non sia super istruito?
io in queste pagine non discusso di quello che dice Gesù sul regno dei cieli, ma di quello che dice la Chiesa su Dio; sembri anche tu incapace di capire il contenuto di un testo e rispondi così, una cosa qualsiasi;
io discutevo di una teologia; se vuoi parlare d'altro, ti capisco, ma così è come se alla domanda: che ore sono ? tu rispondessi: per me, una pizza margherita ! che c'entra ?
mah...
se ti mancano le domande giuste, magari ti opponi ma sei comunque influenzato;
la contestazione ateista è un esempio lampante di influenzabilità da parte di chi sia stato comunque educato in ambito pretesco.