Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
Il dominio e l'esasperazione dell'io a scapito del noi, trascende il concetto stesso di Libertà.
siamo al punto di partenza:
chi decide cosa sia esasperato ? Recalcati ?

le tue scelte, che possono piacere o meno ad altri come equilibrate o esasperate, chi le ha decise, se non tu ?


Leggi cosa dice un filosofo illuminato come Recalcati:

L'identità dell'Io non è un centro statico dal quale si irradia la personalità; essa assomiglia piuttosto ad un arlecchino servitore di tre padroni: tirato dall'Es, dal Super-Io e dalla realtà esterna in direzioni differenti e spesso inconciliabili. Su queste orme Lacan concepirà l'Io non come il custode del nocciolo duro della nostra identità, ma come una cipolla: composto da una stratificazione di piccole foglie (le identificazioni che lo hanno costituito) senza alcun cuore solido. Per questa ragione egli riteneva che la «follia più grande» dell'uomo è quella di «credersi davvero un Io».
https://www.gliscritti.it/blog/entry/3417
questo è il paradosso più grande;
citi un seguace di Lacan, che - non ti posso fare uno spiegone di psicanalisi - promuove l'opposto di quello che piace a te, ma che tu non capisci

in questa frase che citi, quello ti sta esattamente dicendo che tutta quell'integrità morale che ti prodighi a promuovere non può esistere, è un'illusione, nella teoria del desiderio impossibile da specificare di Lacan;
guarda che al fondo di Recalcati e del lacanesimo c'è una decostruzione della morale che, se possibile, nella tua ottica di cristiano è peggio del nichilismo.