Cono, ti prego, torna in questa sezione del forum. Anche se combatti come il leone “di San Marco” non riesci ad esplicare le tue potenzialità nell’ambito del desiderio.
Mi piacerebbe conoscere la tua opinione su alcune affermazioni che scrisse nel “Diario” il filosofo e teologo danese Søren Kierkegaard (1813 – 1855).
Esempi: “Ciò che in fondo mi manca è di veder chiaro in me stesso, di sapere 'ciò che io devo fare', e non ciò che devo conoscere. [...] Ciò che importa è di trovare una verità che sia verità per me, di trovare l'idea per la quale io possa vivere e morire”.
Invece nel suo libro di filosofia titolato “Timore e tremore” esplora i temi dell'etica, della fede e dell'assurdità della vita umana. Dice che “La fede comincia là dove la ragione finisce”. Cominciamo da questo aforisma. Sai quando ci fu nella tua mente la cesura tra ragione e fede ? Il passaggio alla fede fu gradualmente progressiva o sei entrato senza mediazioni nell’irrazionale ?
Si dice che la fede esula dalle spiegazioni razionali e che il credente decide di abbandonarsi al rapporto solo con Dio. Accedendo alla fede il credente decide di abbandonare ogni comprensione razionale accettando anche l’incomprensibile, cioè l’assurdo. E' così avvenuto nel tuo caso ?
In me è mancato il passaggio alla fede. Si è fermato sulla soglia in epoca giovanile ed è tornato nella stanza dell'ateismo nella cosiddetta “età matura”.