Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
Cono, ti ricordo che non siamo su religioni.
In ogni caso, puoi girare la frittata come vuoi, ma è scritto chiaramente "le mogli siano sottomesse ai mariti" e "il marito è il capo della moglie". Che è poi stato il leit motiv della nostra religione per secoli. Quindi non prendiamoci per il chiulo.
Senti, io te l'ho spiegato però, giustamente, sai che non sono colto. Non ho la preparazione e la chiarezza di Rachele, per dire. Ti lascio queste 10 righe . Sicuramente, frequentando la tua parrocchia, saprai cos'è il Pontificio Consiglio per i laici. La mutua sottomissione cristiana sanno spiegarla molto più profondamente di me. Poi lunedì leggerò la tua risposta.

"Recentemente è stato pubblicato da Vallecchi un libro di Costanza Miriano, giornalista Rai, dal titolo assai intrigante: “Sposati e sii sottomessa. Pratica estrema per donne senza paura”.

La lettura non delude le attese. La prosa è brillante, spiritosa e gli argomenti molto interessanti. Il libro si presenta come una raccolta di lettere ad amiche e amici, seguite ciascuna da alcune pagine di riflessione basate sulla propria esperienza personale. I destinatari della corrispondenza rappresentano il “senso comune” oggi imperante, fortemente segnato dall’apparato ideologico femminista della contrapposizione tra i sessi sfociante nel lacerante ossimoro competizione / omologazione, da cui i necessari corollari del rifiuto del matrimonio e dei figli, dell’annullamento della distinzione dei ruoli sponsali e genitoriali, dell’impossibilità di assunzione di una responsabilità educativa, nonché dell’esaltazione del ruolo professionale della donna come unica via di realizzazione personale. Il tutto condito da un petulante vittimismo. Il concetto centrale, o almeno quello più provocatorio, è enunciato sin dal titolo: la sottomissione, parola raccapricciante per le orecchie post-femministe della nostra generazione. Ma l’autrice non ha paura del termine, ha infatti sempre davanti agli occhi la sottomissione di Cristo al Padre, quindi a noi, ai nostri bisogni, scelta liberamente, voluta fino alle ultime conseguenze esclusivamente per amore. Dunque non un atteggiamento subito per un’imposizione sociale e tanto meno generato da una scarsa autostima. Al contrario, l’espressione piena della sua potenza divina, dell’amore che vince la morte. La sottomissione di Cristo assurge a chiave e paradigma di ogni rapporto che non vuole scadere in una effimera e meschina relazione di do ut des. Secondo la nostra autrice, proprio alla donna è affidato il compito decisivo di innescare il circolo virtuoso della sottomissione reciproca. Perché l’uomo, marito, padre, figlio che sia, possa ritrovare il suo posto, il suo ruolo, vale a dire il luogo della sua sottomissione, ha bisogno di vedere quest’amore nella donna. Questa vocazione è presentata come l’espressione più alta del carisma, del “genio” femminile, proprio perché totalmente cristologica."

http://www.laici.va/content/laici/it...ottomessa.html