Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
con quella generazione è più difficile, perché sono poco intellettualizzati, più che poco istruiti;

se avessi avuto figli, una delle tre cose su cui avrei insistito - oltre alle lingue e un minimo di educazione fisica - sarebbe stato coltivare un'attività creativa in cui si è indipendenti da condizionamenti esterni, tipo gioco dei bambini; tu ci sei arrivata con lo yoga; io ho la musica, e ora mi bombardo anche un po' di tedesco; potersi ancorare a una meta gratificante, anche solo per un'ora al giorno, oltre a tenere vive certe capacità cognitive, apre le finestre della mente e fa uscire l'aria malsana dell'avvitamento sui propri psico-cazzi che non vanno, dove la gratificazione dipende solo da te; nessuno ti può privare della consapevolezza di quel tuo momento di relazione con un risultato oggettivo;

ma serve una propensione a giocare molto seriamente, come i bambini; cioè, mentalizzare, concettualizzare; l'ingegnere qui deve anticipare che l'ingrediente deve essere quello e non un altro, e non per fanatismo persecutorio, ma per quella cosa un po' zen o ritualità giapponese che porta a identificarsi nel percorso; i più fortunati tra noi possono già farcela; per dire, mia madre - buona cultura musicale da ascoltatrice - a 80 anni si è messa a studiare pianoforte, oltre a leggere molto;
insomma, se si investe sulle persone, quando quelle diventano anziane magari hanno qualche possibilità in più per non essere del tutto zombi e incazzati.
I miei sono proprio ignoranti, nel senso di poco istruiti, che hanno fatto a mala pena la scuola elementare periodo seconda guerra mondiale e post guerra per avere la licenza elementare.
Classe operaia, lavorato una vita e mentalità ristretta, anche perchè poco interessati a letture e ad acculturarsi.
Quindi c'è poco da fare ragionare, tocca tenerli come sono, ma ormai sono in fase d'estinzione.
E lo vedo, lo provo anche su me stessa che la scuola, le letture di libri per fatti propri, le frequentazioni, lo yoga ecc... aprono la mente, la nostra generazione è diversa comunque vada almeno per quanto mi riguarda vorrei non diventare un peso per i miei figli, sono aperta ad accettare aiuto esterno e se fosse anche la casa di riposo, piuttosto che rendere la vita imposdibile ai figli.
Bisogna saper riconoscere i propri limiti ed accettarli, essere consapevoli che non si potrà essere autonomi e indipendenti sempre, fino alla fine, anche se chiaro tutti ci auspichiamo di esserlo il più a lungo possibile, giustamente cercando di mantenersi in buona salute, coltivando interessi, obiettivi e progetti anche durante la vecchiaia. Oggi i centri Auser, almeno qui, ad esempio organizzano gite, soggiorni vacanze, corsi di ginnastica e discipline orientali, camminate, feste, tombolate ecc...per invecchiare bene e in attività.