appunto, in un'accezione oggettiva si tratta di un istituto, nel senso di ci� che risulta indipendentemente dall'opinione soggettiva di chi vi si riferisca; per noi l'Italia � la Patria, per un polinesiano magari una cosa che esiste sulla carta geografica, anche se prima del 1861 non esisteva, ed � stata, appunto, istituzionalizzata, come i culti, le chiese, la Corte di cassazione, i club calcistici, ecc...
non mi sembra che qui si ignori il profilo religioso della questione, anzi; Vapensiero ha esattamente evocato la questione del significato di "popolo eletto" e del suo impatto nel costume sociale e ideologico;
semplicemente, si osserva la questione religiosa sotto il profilo storico, dei fatti provati e documentabili, riguardo ai quali l'elemento di soggettivit� deve essere ben distinto;
cio�, non si giustificano automaticamente determinati comportamenti adducendo la fede che li pu� ispirare e che magari li fa ritenere cosa buona e giusta per chi quella fede condivide, ma sbagliata per gli altri;
ma, dico, riesci a distinguere, tu, la soggettivit� delle opinioni, da ci� che � oggettivamente riscontrabile ?
se un pincopalla qualsiasi � convinto in perfetta buona fede di una cosa, non � che questo gli possa valere il riconoscimento generale di essere nel giusto, no ?