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Non ho dimenticato la medicalizzazione, ma nel 2006 il 58% delle morti totali in tutti il mondo � stato attribuito alla malnutrizione. 36 milioni di persone sono morte per carenza di micronutrienti. 3100000 bambini sotto i 5 anni muoiono di inedia ogni anno. Sembra che l'inedia causi la morte di 25000 persone al giorno, quasi 10 milioni l'anno. Si calcola che 925 milioni di persone sono afflitte da denutrizione in tutto il globo.

Quello che voglio dire � che mangiare poco, in linea di massima, sembra fare pi� male che mangiare molto. Comunque sto facendo un discorso di massima, do ormai per scontato che ognuno debba calibrare tutto in base al suo stile di vita, al suo stato di salute, e a quello che vuole ottenere. Al giorno d'oggi trovo assurdo che si consigli ancora di mangiare poco (che � diverso da consigliare di mangiare meno) per trovare benessere psicofisico. Ormai dovrebbe essere chiaro che bisognerebbe mangiare il giusto e fare il giusto quantitativo di moto, in relazione appunto all'et�, alla preparazione atletica e agli obiettivi che ci si pone.
ovviamente il "poco" � una nozione relativa, comparata alle abitudini, considerando che lo stile di vita occidentale � molto sedentario;
poi, va detto che le conseguenze dell'alimentazione sulla salute e le quantit� andrebbero ponderate sull'accresciuta aspettativa di vita e sulla diversa taratura che questa tendenza impone alle tolleranze:
a 70 anni si digerisce con pi� fatica che a 30, e comunque la digestione � uno stress per l'organismo;

Riguardo alle informazioni che fornisci dopo, mi trovi in linea di massima d'accordo, ma ci trovo delle inesattezze. In particolare dici che il nostro organismo non � predisposto geneticamente ad un ingente quantitativo di carboidrati perch� l'agricoltura ha una storia recente se comparata alla storia dell'uomo, che si � nutrito per milioni di anni di vegetali. Vegetali che per� sono composti grossomodo da acqua, fibre e appunto carboidrati. Il motivo � che nel nostro stile di vita a noi non servono tutti i carboidrati che assumiamo al giorno d'oggi. Rispetto agli uomini di migliaia di anni fa, siamo delle utilitarie che si riforniscono di benzina come delle Ferrari (se mi passi la metafora ). Tutto il carburante in eccesso, oltre a stressare il nostro fisico inutilmente (l'apporto eccessivo di carboidrati � la principale causa di diabete, malattia di cui si soffre principalmente nel mondo sviluppato) si accumula in depositi adiposi per cui diamo la colpa ai grassi, mentre non � assolutamente cos�.

Che poi mangiassero poca carne � vero sempre in relazione alla disponibilit� e al consumo che ne facciamo oggigiorno. Eravamo cacciatori-raccoglitori prima di scoprire l'allevamento e l'agricoltura, si pu� ipotizzare che l'apporto di macronutrienti fosse nei migliori dei casi comunque ben proporzionato, un po' come la famosa dieta a zona dei giorni nostri.
ovviamente, i carboidrati ci dovevano essere anche nella dieta dei cacciatori-raccoglitori, ma in una diversa concentrazione e con diversi effetti a medio termine sul metabolismo;
a prescindere dall'equilibrio tra carboidrati e attivit� fisica, il nodo metabolico riguardala sollecitazione del sistema insulinico, che in presenza di alte e diuturne concentrazioni di zuccheri nel sangue viene sollecitato oltre i limiti fisiologici di tolleranza, determinando frequente insulino-resistenza, diabete e iper-assimilazione;

la riprova � che, a parit� di dieta, i genotipi direttamente e recentemente discendenti da cacciatori-raccoglitori si ammalano in modo significativamente pi� frequente e pi� precocemente di diabete rispetto alle popolazioni dal genoma ereditato dai pi� antichi agricoltori.