Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
Non si tratta di giocare a chi ha ragione e a chi ha torto, Axe, visto che entrambe le ipotesi hanno diritto di cittadinanza. Si tratta (e qua dici benissimo) di interrogarsi sul "risultato che hai oggi". Aldil� dell'essere credenti o non credenti, laici o consacrati, il "fenomeno" Cristianesimo ha impregnato, intriso, solcato la Storia dell'Europa e del Mondo.
certo, ma in senso culturale e lato, non certamente nell'accezione dottrinaria-ecclesiastica che intendi tu;
infatti, il prodotto di quelle "radici cristiane" sono esattamente societ� laiche e secolarizzate, costruite esattamente sul ripudio di una nozione di centralit� della religione;

non ti sfuggir� il fatto che in tutto l'Occidente "cristiano" le costituzioni fanno esplicito divieto di discriminazione in base al credo o di altre prassi che evocano l'idea di "religione di stato", e che in tutti quei paesi che citava Romano vigono normative che - a parte la stessa nozione di uguaglianza e non discriminazione, che ha sostanza evangelica - sono l'esatto opposto di quanto, ad esempio, predica la tua chiesa in materia di famiglia, sessualit�, ecc...

Evangelizzazione e colonizzazione invece, sono due termini antitetici. Che non possono mai andare di pari passo. Il cinese e il pakistano hanno bisogno di incontrare Ges� Cristo. Prima ancora che la Chiesa come istituzione.
il punto su cui volevo sollevare la tua attenzione � che se il cinese legge il cristianesimo come un attributo della cultura "occidentale" - cio� come lo propagandano gli atei bigotti delle "radici cristiane" - vivr� quell'incontro come l'imposizione di una cultura estranea e non certo nel senso ce la Chiesa stessa intende.