
Originariamente Scritto da
LadyHawke
È quel "ce l'abbiamo tutti" che metto in discussione, infatti non hai risposto all'esempio estremo del neonato e la persona in coma, quindi a mio parere non è così, non ce l'abbiamo tutti, esistono eccezioni.
Non è nemmeno così semplice dire "se mia madre è donna di malaffare..." perchè per il figlio di un mafioso cresciuto in un determinato ambiente difficilmente riterrà che il proprio genitore è di malaffare. Bisogna prima averne coscienza.
La libertà di scelta, di determinarsi, di agire è spesso condizionata, quindi non libera come potrebbe sembrare, almeno non per tutti.
Infatti non è la regola sono eccezioni, ma anche le eccezioni servono a smentire regole per cui TUTTI abbiamo il cosiddetto libero arbitrio.
Non "a volte" sottostiamo a scelte obbligate ma spesso scegliamo sulla base di possibilità di scelta. Per dire se devo scegliere tra uccidere te ( male) o essere uccisa io (bene?)vedi in guerra per esempio scelgo me, poi c'è chi preferisce sacrificarsi per altri al posto della propria sopravvivenza.
Con questo voglio dire che secondo me il "libero arbitrio" è relativo, condizionato dalla "libertà"di scelta altrui e si scontra con il "libero arbitrio" degli altri.
Bene e male può essere soggettivo, ciò che è male per te può essere bene per me e viceversa.
Esistono invece regole morali ed etiche per cui uccidere, rubare, per fare un paio di esempi, è male ma non è male per chi difende la propria sopravvivenza.
Non si può sempre decidere il proprio "destino" perchè è subordinato a scelte altrui e accadimenti che vanno oltre le nostre scelte e volontà.Bisogna accettarlo, un libero arbitrio condizionato e limitato.