Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
la pensione ovviamente non fa testo. e questo perché i soldi che ti dà derivano da contribuzione e non da "speculazione". non è che quei soldi, i soldi dei contributi, vengano utilizzati dallo stato ad altri scopi che la redistribuzione del reddito insieme al tamponamento delle "falle" del sistema occupazionale e previdenziale. la speculazione non c'entra.
in contributi sono investiti, in quello stesso sistema finanziario che lavora speculativamente; è un sistema; non è che puoi pensare le ruote senza l'albero a camme;

l'investitore non ha, teoricamente, confini. tuttavia li hanno le scelte politiche che attengono, in ciascuno stato, alla gestione delle risorse economiche. altrimenti le autorità economiche statali non avrebbero ragion d'essere nei singoli stati e ognuno davvero farebbe quel cazzo che gli pare, come in usa.
è così dappertutto in Occidente; i tuoi limiti come investitore sono minimi, fiscali e - ovviamente - penali; ma puoi investire davvero come ti pare;

si, ma i beni rifugio sono sempre gli stessi. ad esempio le case. compravendere partite d'oro per avere un tornaconto a mio parere non è un male, a meno che tali compravendite non servano a "destabilizzare" il mercato.
ci sono leggi apposite, anti-trust, anti-insiding, regole, insomma;

questo è quello che hanno fatto trapelare a noi europei.

macché "trapelare"... decine di milioni di risparmiatori di qua e di là dell'Atlantico hanno continuato a ritirare al bancomat e pagato le bollette perché Obama ha impedito che le banche in cui tenevano i risparmi fallissero;

la moneta "non è" un rischio, perché contiene la garanzia del valore, e questa garanzia gliela dà lo stato e non il mercato, che invece non è in grado di garantire allo stesso modo della moneta, gli investimenti finanziari. non so se mi spiego.
ti spieghi male, perché a volte gli stati non garantiscono, o minacciano di non farlo, o non sono credibili; e il mercato punisce quello stato chiedendo interessi più alti e deprezzando quella moneta; primi 70, dopo che nel ferragosto 71 gli USA dichiararono il dollaro non convertibile in oro, distruggendo Bretton Woods, girava la battuta: Nobel per la chimica a Nixon, per aver trasformato il dollaro in merda; e parliamo della prima superpotenza militare, ricca di materie prime;

non si tratta di morale, ma di paura di restare sommersi dai debiti, soprattutto in un paese in cui l'economia conta su interventi statali periodici come l'italia.
se hai paura dei debiti, non li contrarre; ma questo ti costa consenso, oppure la necessità di affrontare conflitti sociali; il debito italiano è frutto del conservatorismo nazionale, dell'incapacità di far emergere i conflitti tra chi produce e chi lucra su piccole e grandi rendite di posizione, di spesa pubblica "generosa"; tutto il casino che si sta preparando riguarda proprio questo conflitto: se mi chiedi soldi che manchi di riscuotere nella tua regione da chi evade i tributi, le multe, oppure che sprechi, io smetto di darteli e li spendo a casa mia, dove se non pago la tari arriva l'ufficiale giudiziario; se spendi il doppio di me per la sanità, ma poi vieni a curarti qui, io chiudo il rubinetto, soprattutto perché se sono abituato a pensare che non possono venire tutti qui per i negri, il passo per fare lo stesso discorso coi terroni è lo stesso;
gl'importa un corno al bergamasco, al trevigiano o al pisano dell'Italia, quando gli tocchi il portafoglio;

lo stato non chiede mai soldi in prestito.
eeehhh ???
e il debito pubblico, che è ? i tassi che devi rialzare, la questione dello spread ? scendi sulla terra, dai....

[quote]almeno in italia, quando il denaro manca interviene la banca centrale e compra titoli in cambio di denaro per aumentare la massa monetaria in circolazione. ovviamente così facendo aumenta il debito, ma tant'è.[quote]
questo 50 anni fa...e anche a singhiozzo, per poco tempo;
posto che da 27 anni - non da ieri - nei paesi dell'area euro è la BCE a creare base monetaria, e non più le ex-banche nazionali, nelle democrazie vige il principio dell'indipendenza dal governo degli istituti di emissione, e per un motivo evidente, analogo a quello vigente per la magistratura, ecc...

il Tesoro fa parte del governo, che è transitorio, amministra, ma non è autocratico; se la banca nazionale fosse costretta ad assorbire qualsiasi spesa decida il Tesoro emettendo titoli e sostituendosi al mercato, un governo potrebbe spendere senza limiti regalando a chi decide e scaricando gli oneri sul governo successivo;
es.: io regalo a tutti i dipendenti statali un bonus casa di 100mila euro e aumento le loro retribuzioni a coprire l'effetto inflattivo che si genera: quelli si comprano casa o investono i beni rifugio, ma dopo un po' i conti sballano e si va in default; alla fine del giro, quelli sono più ricchi, molto, e i privati sono più poveri o falliti, e il governo successivo eredita macerie e conflitti sociali;
per questo motivo, nelle democrazie la regola è che la banca centrale vigili autonomamente sulla spesa pubblica e non sia tenuta a distorcere il mercato: se il Tesoro vuole indebitarsi di più, lo farà a condizioni di mercato, assumendosi la responsabilità del maggior costo del debito, dovendo indicare dove e a chi taglia in tempo reale, con tutte le conseguenze in termini di consenso;
lo vedi ora con la flat-tax; quelle risorse da detassazione le devi compensare con tagli, che significa meno soldi a molti, dall'edile sotto casa tua, all'ospedale vicino che ti chiudono o ridimensionano, ecc... sottoponendosi al tuo giudizio di elettore;

no. i derivati nascono dalla fantasia degli operatori più esperti per fregare soldi a quelli meno esperti. se io per evitare un rischio, do luogo ad operazioni, come con i derivati, ancora più rischiose, allora capisci bene che il sistema non regge e va a puttane.
no, mi spiace ma ignori; i derivati nascono esattamente come meccanismi assicurativi marginali, cioè lavorano solo sulla quota variabile di una quotazione, perché così impegnano una minima quota di capitale:
se io dovrò pagare 100 $ tra sei mesi, e voglio evitare il rischio che a quella scadenza il dollaro costi più di ora, scommetto una frazione sulla variazione sfavorevole, in modo tale che se questa si verifica ho neutralizzato l'effetto;
poi, siccome la leva di questa operazione è molto ampia, c'è chi scommette in modo analogo alla puntata alla roulette, anche tra persone comuni, o in fondi speculativi; se il tasso medio di un investimento prudenziale è basso o negativo - se presti i soldi allo stato tedesco, sono talmente al sicuro che paghi tu, invece di avere un rendimento - e arriva uno che ti offre il 5 o il 10 %, la tua ordinaria diligenza ti deve avvertire del rischio, anche se sei un analfabeta economico;

questa non l'ho capita.
l'ho spiegata ora, sopra; i prodotti speculativi nascono - e sono ordinariamente - leve assicurative o contro-assicurative, prudenziali per operatori su vasta scala, e solo secondariamente usate per "giocare" a rischio; i babbei lo fanno tentando la fortuna; i professionisti inserendo una quota minima in un pacchetto differenziato di investimenti, in base a calcoli precisi di probabilità e gestione del rischio nel medio e lungo periodo;

questo potrebbe valere solo se la rc auto non fosse tutelata dallo stato. è lo stato con le sue garanzie a fare si che le assicurazioni ricevano discreti investimenti. senza lo stato non so come sarebbe andata, con ste assicurazioni...
le assicurazioni sono private e liberalizzate, a fronte dell'obbligo di assicurarsi, che è il vero intervento dello stato, così come hai l'obbligo di pagare i contributi, che è una forma di assicurazione, invece di frullarti quei soldi come ti pare; una sorta di risparmio forzoso, secondo me giustificato, anche se non gestito in modo ottimale.