infatti, sei tu ad attribuirmi questa cosa, confondendo tu i termini previsione e prescienza:
io ti ho spiegato che "prevedere" è un verbo che ha un senso per un soggetto per il quale il futuro reale sia ignoto, ma che, in base alle informazioni, limitate, di cui dispone, può ragionevolmente considerare come verosimile l'ipotesi che si produrrà un determinato evento futuro, sempre che non avvengano, appunto, imprevisti; es.: sospendo un carico ad una struttura che non lo può sostenere a lungo: prevedo il crollo; rinchiudo un lupo e un agnello nello stesso recinto: prevedo che il primo mangerà il secondo, salvo che un imprevisto, l'intervento di un terzo, modifichi le condizioni che ho disposto;
la prescienza - cioè sapere prima - non è previsione, ma conoscenza del futuro, ed è attributo forzoso dell'onniscienza, che è un concetto su cui, evidentemente, non ti sei soffermato abbastanza;
onniscienza vuol dire sapere tutto; tutto, vuol dire proprio tutto, in modo deterministico e non comporta incertezze, possibilità che le cose vadano diversamente da quanto già noto a Dio in anticipo, ivi inclusa la libertà umana di fare diversamente da quanto già noto a Dio;
quando si cita, che so, un evento correlato alla tua storia famigliare avvenuto un secolo fa, si dice che tu eri ancora in mente Dei, nella mente di Dio; il quale sapeva già che tu saresti nato, ancor prima che i tuoi genitori fossero a conoscenza l'uno dell'altra;
ora, ritieni possibile che se Dio, nella sua onniscienza, sapeva già di te, i tuoi genitori avrebbero potuto decidere di non generarti ? ritieni possibile che se Gesù sapeva - non prevedeva - che Pietro lo avrebbe rinnegato tre volte prima del nuovo giorno, lo stesso Pietro avrebbe potuto smentire quella conoscenza divina ?
Dio - almeno quello della tradizione cristiana - non prevede; conosce tutto, sin dal primo istante della creazione; e, siccome è onnipotente, cioè può tutto - tutto, senza eccezione alcuna - è ovvio che tutto ciò che accade è da ritenersi inteso, voluto, ivi inclusi i comportamenti umani;
se non ti piace questa cosa, e non piace ai paladini del libero arbitrio, c'è solo una soluzione: ridefinire altrimenti le prerogative divine, con tutto ciò che la cosa comporta; ma se vuoi conservare quell'idea tradizionale - come voleva Lutero - la predestinazione è conseguenza forzosa di quella figura divina;
del resto, lo stesso Lutero si è peritato di fare in modo che questa nozione non deresponsabilizzasse le persone; ma non voglio mettere troppa carne al fuoco...