Originariamente Scritto da
axeUgene
io certamente no;
che fai, il gioco delle tre carte con me ? guarda che bisogna essere parecchio abili, eh... non sono più un bambino indifeso e ingenuo, come quelli con cui ti piace relazionarti per il loro candore e purezza:
vedi, nello stesso post, alla prima frase rimproveri me - che non postulo alcun dio, ma mi limito a considerare quello di cui scrivi tu od altri - di voler far entrare nella mia piccola mente finita, l'Infinito di Dio, i Suoi Disegni, la Sue Scelte;
immediatamente dopo, però, quello che mi rimproveri - ma non faccio - lo fai esattamente tu:
che pretendi di sapere che Dio ci ama tutti, ecc...
affermi che la fede è un Dono di Dio, quindi affermi di comprendere Dio nella tua mente finita, evidentemente meno piccola della mia; che a te lo ha dato e a me no;
ma quando ti chiedo per più volte di spiegare il senso di questa cosa su cui pretendi di catechizzare, sei incapace di farlo, benché tu abbia quella dottrina di supporto che citi, probabilmente senza capirla; altrimenti, saresti in grado di argomentare qualcosa;
insomma, racconti un'assurdità in termini, che non sai spiegare ma pretendi di sapere, e poi rimproveri me, che ti pongo la domanda, di avere la stessa tua pretesa di capire Dio; il bue che dà del cornuto all'asino;
davvero non vedi che con questo mal riposto zelo sei il primo a far passare per fuffa una dottrina che non sei in grado di argomentare, che porti per la pubblica piazza e poi abbandoni all'evidenza, azzardando tesi che rimangono sospese e non credibili ?
a me piacerebbe ci fosse qualche cattolico ad argomentare in modo serio, senza fughe o giochini retorici di prestigio; sarebbe un arricchimento; ma mi pare che nessuno sia in grado di argomentare;
ma la cosa non mi sorprende, perché se leggo, per esempio, Mancuso, sperando di trovare qualche esposizione dirimente, finisco col constatare che tutta quella dottrina finisce nel vicolo cieco dei misteri e dell'eventuale censura su chi - nello stesso ambito cattolico - faccia uno sforzo per dar loro una collocazione organica.