ok, fin qui ci siamo; è dopo che cadi, a causa della tua scarsa dimestichezza col rigore dei concetti e delle parole ad essi correlate, che ti inducono a perseverare nell'errore:
Lasciato ??? lasciato a chi e a cosa, a quale altra entità o legge di natura ?Perché Dio ha lasciato che nascesse?
vedi, se tu avessi frequentato la filosofia e la teologia, sapresti che il dio di cui si parla è trascendente, separato, causa prima di tutto; il tuo verbo "lasciare" che Gli attribuisci, implica che al momento della creazione vi fosse almeno un'altra entità concorrente alla creazione stessa, un contro-Dio o una legge di natura preesistente alla creazione assieme a Dio, come causa concorrente, non creata da Dio; entità che avrebbe regolato secondo suoi criteri, autonomi rispetto a Dio, gli sviluppi di quanto tu sostieni che Dio stesso avrebbe lasciato che nascesse;
ma questo è impossibile; Dio non lascia che nascano le creature; le crea Egli stesso, così come sono, sapendo ciò che faranno, poiché questo è a Egli noto, e quindi inteso;
nella frase successiva dimostri di non aver proprio capito come è intesa la figura divina nella tradizione cristiana:
la selezione Dio l'ha compiuta, ed è esattamente quella, intesa;Praticamente la domanda è perché Dio non fa una preselezione, sulla base della sua prescienza, prima di creare esseri senzienti.
Potrebbe farla, ma non l'ha fatta. Una giustizia preventiva, dunque: so che tu Lucifero ti ribellerai e quindi non ti faccio nemmeno venire all'esistenza. Lo stesso discorso per Adamo ed Eva: so che disubbidirete e quindi non vi faccio nemmeno venire all'esistenza.
si potrebbe dire che avrebbe potuto farci tutti buoni ed eliminare le sofferenze;A quel punto, però, non avrebbe potuto venire all'esistenza tutta la loro discendenza, noi compresi.
ma questo è proprio il punto: se uno vuol credere in Dio e attribuirGli una legge morale di bontà e misericordia, non può accettare una teologia raffazzonata e incoerente, a meno di dotarsi di raffinatissimi strumenti di logica paradossale, fondati su un'elasticità che deve necessariamente sfrondare, tagliare tutti i costrutti dottrinari e metafisici della tradizione, per concentrarsi su altro;Per quel che vale… Ossia, a molti potrebbe anche non fregare niente di essere venuti all'esistenza, viste le storie di sofferenza...
altrimenti si moltiplica l'angoscia e la rabbia, perché nel momento della sofferenza e del trionfo del Male il credente cerca Dio dove non c'è e dove non interviene, ma non ha elaborato un percorso per trovarlo dove forse, da credente, lo troverebbe.