Per la seconda volta, a distanza di trent’anni, “Il verbo degli uccelli” di Farid ad Din Attar, poeta e mistico Sufi persiano vissuto fra il 1100 e il 1200.
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I volatili, riuniti in convegno, scelgono come re il favoloso uccello Simurgh e decidono di raggiungere la sua corte.
Partono in centomila, ma ne arriveranno solo trenta dopo aver attraversato le sette valli lungo le quali si snoda la via mistica.
Una rappresentazione simbolica degli stadi attraverso cui il ricercatore arriva alla Verità.
Libro ricco di racconti favolosi, metafore, simboli, perle di saggezza e suggestivi consigli di vita. Il tutto in una atmosfera favoleggiante tipica della letteratura persiana.
Come le ciliegie, leggi un racconto e vuoi subito iniziare il successivo.



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il tuo commento/impressione/riflessione....il "succo" che ne hai ,tu ricavato?non recensioni,sintesi,critiche più o meno colte di specialisti
....complimenti!...perché non hai fatto un altro piccolo sforzo per arrivare a pag 252,che finivi il capitolo?
ma forse io ho un'altra edizione, con una numerazione differente 

