Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
si. non conosco ovviamente i criteri di classificazione, né l'autorità che li adotta, ma mi pare "abbastanza" temerario considerare il protestantesimo, quanto meno quello luterano, una "confessione" anziché una religione vera e propria.
il criterio è che credono in Cristo, nella resurrezione, nella Bibbia, nella Trinità, ecc... che sono i fondamentali; resta calcio anche senza il VAR o con una regola del fuorigioco diversa; non lo è più se giochi anche con le mani, allora può essere Rugby, pallamano, ecc... resta un automobile se è un'utilitaria anziché una berlina di lusso, ma non più se ha i cingoli o le ruotone e il motore di un trattore; questo è il criterio;

questa mi giunge nuova. lo dici davvero o è una battuta?
ti giungono nuove parecchie cose, mi pare
certo che è così; mei concili, si menavano e si accoltellavano pure, e mi pare di ricordare che in qualche caso la regola della maggioranza sia stata usurpata;

no. allora lutero politicamente non fa altro che tentare di sostituire alla chiesa cattolica romana, nei suoi rapporti e nelle commistioni di interesse con l'impero dell'epoca, un'altra equivalente se pur diversa commistione di interessi tra la sua chiesa e i potentati germanici dell'epoca
Lutero avvia un processo di centralizzazione teologica della coscienza, di antropocentrismo, che inibisce il potere del clero tout-court; nel Protestantesimo vige l'apostolato universale, donne incluse; non ci sono sacerdoti; hai presente che rivoluzione ?
allora. se permetti ti rispondo "brevemente" perché il discorso sarebbe "molto lungo". allora eutanasia come oggetto di legge credo sia abbastanza "poco" concepibile e questo perché in definitiva ce ne sono tante di "eutanasie", di fatto e non serve certo un riconoscimento "legislativo". c'è quella "da droga", perché questo è in definitiva la tossico/dipendenza. c'è il suicidio, il quale mi pare che non sia reato, almeno non ancora.
il suicidio è reato; ovviamente si tratta di una statuizione diretta a chi concorre; dovrebbe esserti soggiunto il sospetto, vista la cronaca, Cappato, ecc...

ma il punto non è il dito, ma la luna;

il problema della questione religiosa in Italia è che il rilievo politico del vaticano e della Chiesa h impedito che gli italiani si confrontassero liberamente su tanti temi etici e sociali che sono diventati tabù, proprio perché connessi al ruolo "politico" della Chiesa, con i tanti paradossi che osserviamo:

persone laiche, atee o prive di qualsiasi impegno religioso che, per motivi politici di conservazione, strumentalizzano impropriamente messaggi di tipo religioso quando convengono, e ne rifiutano altri;
a sinistra, invece, la tradizionale avversione alla Chiesa produce un atteggiamento di massa da eretici invasati e moralisti, politicamente zoppo;
nel complesso, non si è mai creato uno spazio condiviso di elaborazione dei grandi temi di coscienza, perché la politicizzazione della religione li ha sminuiti come pertinenza di una parte.