non capisco; se essere cristiano in modo ideale prevede la castità come stile di vita ideale, allora la realizzazione del cristianesimo implica l'estinzione e la condanna del matrimonio; non si capisce cosa Dio abbia creato il sesso e la vita stessa a fare;
né si capisce il valore morale della castità; perché ?
ma... mi sembra un po' debole come spiegazione; o una prescrizione ha un valore morale, oppure no; non è che dici Non rubare, ma se proprio devi, ruba pocoMa questo è assodato, se poi vuoi fare come vuoi , nel senso che come cristiano non vuoi seguire Gesù fino in fondo, devi almeno comportarti bene.![]()
il buon senso non è un precetto, non ti dice come orientarti secondo il precetto di Gesù; e il risultato, sono le diatribe con Cono;
idem, con patate;
quello che sostieni è che il matrimonio non può essere un sacramento, ma è un evento esclusivamente mondano; solo che - per quanto io possa essere d'accordo, da "esterno", non risolve la questione di ciò che effettivamente prescriva il testo evangelico; non ci prova nemmeno;
io ti ho chiesto cosa dovrebbe fare un cristiano nel momento in cui egli, oppure il coniuge sono infelici a causa di quel matrimonio, anche senza una colpa vera e propria dell'uno o dell'altro, ma solo perché l'amore è finito;
ti ho posto la questione in modo ordinato, ma tu non hai risposto: