
Originariamente Scritto da
gillian
Vero "
mon cher ami!"!, ma quando una discussione diventa buona?, quando una persona è scevra e conscia di tutti i suoi
bias cognitivi e ne tiene conto, in modo da aprire una discussione senza usare una dei 38 (circa!

) modi in cui si usa la dialettica...ne cito alcune:
la
Generalizzazione: trattare l'affermazione dell'avversario con valore relativo (particolare) come se avesse un valore assoluto (universale)
l'
Ampliamento: interpretare l'affermazione dell'avversario nel modo più generale possibile, restringendo invece la propria.
la
Confusione: porre all'avversario domande in un ordine diverso da quello nel quale se le sarebbe aspettate.
Gli interlocutori di una
buona discussione dovrebbro essere consci di tutto ciò?...beh! allora non si aprirebbe neanche una dicussione buona o cattiva che sia...per me una buona discussione nasce nel momento in cui l'interlocutore comprende i problemi dell'altro:
" la comprensione dei problemi dell'altro è il massimo dell'intelligenza emotiva" diceva un famoso filosofo.
Senza questa premessa l'argomentare non porta a nessun arricchimento ma a consolidare le proprie convinzioni.
Cambiare le proprie credenze non è una cosa facile per il cervello...come avrai letto nel link da me proposto potrebbe provocare anche delle modifiche strutturali.
Secondo Daniel Goleman:
l’Intelligenza Emotiva si basa su tre abilità fondamentali: autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia.
Mentire a noi stessi è ben più radicato nella nostra anima del mentire agli altri.
Fëdor Dostoevsky