la ristorazione basica e a conduzione famigliare è abbastanza un'eccezione del commercio; peraltro, spesso gli economisti descrivono larghi settori del commercio al dettaglio come "disoccupazione mascherata", perché di suo, a prescindere dal covid, i margini di utile sono talmente ridotti o in perdita che l'esercente resta aperto solo per non sconvolgere il suo stile di vita, non togliere il lavoro ai famigliari, non perdere i contributi, ecc... e gioca sugli innumerevoli escamotage fiscali dell'economia in perdita, che si riversa su quelle in attivo come ottimizzazione delle dichiarazioni; se parli con un commercialista questa cosa te la spiega bene in dettaglio, con tutte le implicazioni bancarie, vitalità dei fidi, ecc...
cioè, quell'esempio di conduzione famigliare che facevi può non avere un giustificativo strettamente economico, ma motivazioni "esternali" della scelta di operare a regime ridotto; di solito, benché la ristorazione abbia notoriamente i ricarichi più elevati di tutto il settore del commercio al dettaglio, un calo perdurante del fatturato del 15/20 %, comunque motivato, nel giro di 6 mesi/un anno, ti fa chiudere, se non lo copri col patrimonio dell'imprenditore;
cioè, in via ordinaria, una banca non gli presta i tuoi soldi, quelli di spirit e i miei per continuare su quella china;
anche se il fondo è tuo e lavorano i tuoi famigliari come soci, come prospetto economico risulti inefficiente, perché il fondo lo dovresti affittare al cinese che si accontenta di guadagnare meno e tu andresti - teoricamente - a prestare la tua opera altrove; del resto, lo vedi: il sarto cinese o il bangla sta aperto tutta la notte, paga l'affitto del fondo all'ex-verdumaio nostrano in pensione, ma vive nel bilocale in estrema periferia con moglie e tre figli;
detta così, pare solo teoria; in pratica questa storia è nei manuali di economia e scienza delle finanze da 40 anni, tanto è indicativa di un problema di fondo:
il covid e il draghismo sono solo il redde rationem di un problema strutturale che si manifesta in due indicatori: il numero esorbitante di piccole imprese e l'evasione fiscale abnorme; la piccola impresa, per definizione tende, salvo rari casi, ad essere inefficiente, per mancanza di capitale e investimenti in innovazione e competenze qualificate - cioè, fai lavorare il figlio, magari scemo o lavativo, invece del laureato bravo; poi i risultati si vedono: eh, c'è la crisi....; e questa cosa è stata mascherata per decenni consentendo l'evasione; ma questo è un costo per tutti;
ora, la protesta che riporta spirit è esattamente quella di quei settori marginali, che non sono di per sé "cattivi" e da affamare; ma, in pratica, hanno fatto finta per decenni di non capire, confidando nel perdurare dei "trucchi" a loro vantaggio; per questo volevano l'uscita dall'euro, illudendosi che stampando moneta sarebbe stato possibile mantenere l'andazzo del passato; e questo ti spiega pure perché la destra, che dovrebbe essere "liberale"- cioè, lasciar fare al mercato - si divide, e quando accede al governo, dopo un po' si spacca; quando si parla di soldi, si scontrano quelli capaci di camminare sulle proprie gambe, che hanno interesse a far agire le regole di mercato, e quelli che hanno gestito posizioni di rendita protetta in qualche modo; il covid ha solo drammatizzato e accelerato lo scontro.