Axe, io ho tirato fuori giusto un esempio, quello del creazionismo. Non ho certo affermato la verità unica, ultima e assoluta. Ho fatto una riflessione, mi son posta due dubbi, che è quello delle credenze e di quanto può infliure l'istruzione, il bagaglio culturale o l'interesse per argomenti ed informazioni che possono scontrarsi con le credenze. Non ho mica detto che tutto si esaurisce qui. Per quanto riguarda l'America, creazionismo-disegno intelligente, qualcuno si è posto il problema e ha indagato, tanto che è venuto fuori che effettivamente l'insegnamento dell'evoluzione è abbastanza preoccupante o almeno lo era di più fino a qualche anno fa visto che in qualche maniera sono state date indicazioni per aumentare l'insegamento di questa teoria, molto tralasciata e spesso affiancata al creazionismo. Per cui qualche studio e qualche statistica sono venuti fuori. Ora, non sarà certo l'unico motivo del perché in America si crede e sono più diffusi che altrove il creazionismo ed il disegno intelligente, ma sicuramente il fattore istruzione è un elemento che contribuisce verso la diffusione ed il mantenimento di queste convinzioni.
Ci sarà il fondamentalismo degli evangelici, ci saranno i gruppi religiosi, ma non ci saranno solo loro.
Non ho capito perché gli evangelici non crederebbero al creazionismo nudo e crudo. Sarebbero evangelici fondamentalisti ma farebbero finta di prendere il creazionismo sul serio per coerenza o per altro motivo?

Poi, il discorso mente e scienze cognitive perché ad un certo punto della nostra evoluzione abbiamo sviluppato credenze, quindi c'è qualcosa che parte dal nostro cervello e che ci spinge verso varie forme di convinzioni, di interpretazione della realtà, di tendenza alle relazioni causali fra eventi e fenomeni, credenze di vario tipo e quindi se c'è alla base un denominatore comune e che influisce oggi come ieri.
Non ci sarà forse solo il bisogno di tamponare ansie, paure, la morte per credere e poi di ricrearsi quello stato di credente ma un pò falsato e finto perché oggi andiamo a scuola e abbiamo l'accesso al sapere. Che poi può valere di più per paesi dove effettivamente il livello di istruzione e di progresso sono ad un certo livello. Ma il mondo è vasto e le cedenze sono spalmate ovunque e non tutti siamo allo stesso pari.

Parli di aspettativa su ciò che fanno gli altri e di sistema culturale della società ma non ho capito la relazione con quanto dicevo sul livello di conoscenza di certe materie, come quelle scientifiche, e quanto la gente ne mastichi e se ne interessi. Non è che qui da noi comunque se ne faccia poi tanta di scienza a scuola.

Siamo sicuri che sia sempre un atto identitario (non dico che non c'è nei motivi) quello che spinge a fare quello fa il tuo amico dentista o un credente di religione, in medicine alternative ecc...?

Non ho capito nemmeno bene l'esempio della nonna e della borsa con l'atteggiamento tipo volpe e l'uva, nel fare la stoica col fatto che alla fine c'è l'uomo comune col suo pacchetto di "sapere"e di argomentazioni e di ignoranza con cui può capitare di inteloquire. Se conviene spostare l'attenzione sul fatto che chi crede nello stesso dio ha precetti diversi in diverse dottrine, ci sono anche gli altri tipi di discorsi che uno tira fuori.

Faccio un pò fatica a mettere di mezzo la nozione di fede con il rischio calcolato e la consapevolezza di un margine di incertezza. Non ti butti esattamente allo sbaraglio anche se hai la speranza che non si verifichi un evento più avverso di quello previsto. Ma magari sbaglio io.

Quando ho detto che mi auguro ci sia più di una parola ed un sentimento a sostegno di valori ed etica mi riferivo al fatto che ci siano anche dei fatti, che tutto altrimenti potrebbe far brodo. Immagino già avrai da ridire. Visto il periodo, se tu sai che i vaccini funzionano e serve vaccinare, ci sono meno malati, meno morti, meno conseguenze negative che prendere la malattia, il no vax si oppone perché dice che i vaccini fanno male. Cosa ha a supporto della sua convinzione che vaccinare è sbagliato e che è errata?
Se qualcosa nel tempo è cambiato è anche perché, sono sì cambiate le sensibilità, ma anche perché abbiamo aggiunto conoscenze, capito qualcosa di più rispetto ad un prima ed abbiamo agito di conseguenza. Per dire quello che intendevo.