Crep e Cono vi debbo "confessare" che col passar del tempo i temi religiosi mi interessano sempre meno, chissà perché.

Dopo le feste natalizie ho visto che questo forum "soffriva di solitudine" e ho aperto questo thread, invocando il ritorno di Cono, approfittando della sua benevola tolleranza nel farsi citare da me anche in altri threads per ridere insieme.

Ma ora con piacere vedo il vostro ritorno alle discussioni e mi ritiro nella "certosa". Ogni tanto interverrò.

Dopo i vostri post vi scrivo il mio.

La religione cristiana esige dal fedele di credere che Gesù sia vero uomo e vero Dio, perciò deve fondere la fede (che si deve a Dio) e la fiducia (che si deve all'uomo); in Gesù la natura umana e divina formano l’unicum.

Gli apostoli hanno avuto la possibilità di conoscere personalmente Gesù, di avere fiducia in ciò che diceva e la fede necessaria di crederlo il Cristo, ma che Lui fosse veramente Dio è un altro discorso.

La "fiducia" permette di considerare vere le parole altrui;

la "fede", invece, induce a credere l'esistenza di un’entità non percepibile.

La tradizione scritta su Gesù è conseguente a quella orale. Ma due degli evangelisti non l’hanno conosciuto personalmente, ne hanno solo sentito parlare…

La conoscenza tra Gesù e i suoi apostoli dimostra solo che è esistito un uomo di nome Gesù, ma non evidenzia che fosse Dio. Va beh ci sono i “miracoli” della sua resurrezione e della sua ascensione.

I Vangeli sono soltanto parole scritte da uomini, degni di fiducia o meno, a seconda della loro plausibilità "fenomenologica"; quando esprimono determinati "pensieri" od "opinioni" sull'esistenza di Dio, posso condividerle o meno. Comunque, essendo il Vangelo considerato un “libro sacro”, dovrebbe narrare la “verità assoluta”, a chi ci crede.

E' noto che gli ebrei passarono dalla monolatria al monoteismo, ossia, da un dio tra tanti a un Dio assoluto e unico.