direi perché sei una persona ok, una brava persona che non fa del male e non corre pericoli, e quindi fai vedere come si fa qualcosa che incontra il bisogno di emancipazione della pinocchia amica, in un modo rassicurante, controllato;
sapere di avere questo talento liberatorio fa bene anche a te, come alle tue amicizie, nel momento in cui interiorizzano queste funzioni; i miei amici che hanno avuto questa funzione nei miei confronti sono tutti mancati prematuramente, ma sono stati tutti consapevoli della mia gratitudine e, a loro volta, questa ha costruito la loro personalità; e io non li ho mai dimenticati nemmeno per un giorno della mia vita;
mah...
che sono 'sti sentimenti, se non quelle robe di cui abbiamo detto ? metti da parte l'ormonella, che ci sta tutta, ma poi funziona solo se la pancia e i nervi sono - significativamente - d'accordo;
forse perché l'incidenza del potere è molto minore, no ?In amicizia le cose sono diverse per fortuna.
mo' io non sono certo un guru, anzi, direi l'anti-guru, nel senso di privo di verità mistiche; però l'osservazione di quei tornaconti reciprocamente positivi che si verificano in amicizia qualcosa dovrebbe suggerire;
volendo, potrei parlare di certe mie relazioni come "fallimentari" nel perseguire possibilità concrete, nel senso che potevano anche non tanto finire meglio ma compiere un tratto in più in una direzione possibile;
tuttavia, il contenuto positivo di stimolo e crescita l'ho ben presente per quasi tutte, ad eccezione di quelle che non hanno avuto tempi e modi per comunicarsi;
e non sono cose vaghe e fru-fru, che non sai dove guardare, ma constatazioni scolpite nella pietra, tipo: prima ero così, non sapevo di poter essere cosà; ho affrontato una prova e sono contento di me stesso grazie a quella mallevatrice che ha fatto da detonatore di mie qualità;
che, per l'appunto, come è evidente in amicizia, avrebbe ordinariamente tutte le possibilità e capacità per essere consapevole del ruolo.








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