
Originariamente Scritto da
axeUgene
guarda che pure Hitler ammirava la Chiesa, e in particolare i gesuiti, come strumento di potenza intellettuale;
quello che ti sfugge è il doppio passaggio che necessariamente compie il lacaniano, perché non sai nulla di quelle cose e perciò non ne capisci il senso;
per i meno informati, Lacan parte da certi studi di linguistica per sostenere un desiderio impossibile, perché non riesce a proiettarsi su un oggetto specifico, a causa dell'impossibilità di identificarne uno che non sia feticcio di altro;
è molto criticato come metodo, e detestato dalle altre scuole perché ne inficia la capacità terapeutica;
quello che ti piace di questi passi che citi è che sostengono un "ritorno" ad un "io" forte e strutturato, che tu immagini erroneamente congruente al tuo modello di famiglia, società, sacro, ecc...
in realtà quello sta due passi più avanti, perché ha constatato la destrutturazione morale dell'"io" come difettiva, ma non sta certamente optando per una morale "tradizionale" o per quella che piace a te; sostiene solo che quel vuoto di identità è comunque destinato a venir riempito da qualcosa di "forte";
e, aggiungo io, se quel qualcosa non è il desiderio, variamente coniugato in modo più o meno agibile e coerente secondo un'ideologia, di solito è nichilista o antagonista, cerca un "nemico".