
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Quando citi qualcosa o qualcuno, vado a verificare. Il testo originale.
Ti ringrazio di aver avuto l'occasione di rileggere "la ginestra" con gli occhi e la mente di più di ventanni dopo.
E mi chiedo se si tratti dello stesso testo, e dello stesso Leopardi (che non mente mai, hai detto). O se tu abbia letto tutti i 317 versi...o un riassuntino di tre righe . Non é qui il luogo per un'analisi critica dell'opera, che avresti dovuto fare prima di scrivere. Infatti, come Bauxite (più colta di me) ha rilevato subito, citi a casaccio, a penedisegugio, per usare un'espressione consolidata.
Sono lieto che affermi che Leopardi non mente mai: ne " La ginestra", il motivo della luce che si oppone alle tenebre, affermato nell’epigrafe, pervade tutto il canto ed incita alla lotta contro la natura matrigna. Ma è una lotta che gli uomini, afferma il Poeta, possono condurre solo se liberi da miti,ideologie e illusioni religiose, come antropocentrismo e natura divina dell'uomo.
Confermo, quindi, quanto ha scritto baux: Leopardi e la ginestra non ci azzeccano. Anzi, é controproducente.
Caso mai non l'avessi capito, la lotta della ginestra é inutile, destinata a soccombere ad ogni eruzione. Dixit il Poeta (che non mente).
E' della serie "Citazioni penedisegugiesche".
Hai anche citato Bauman (post 264), come "il più grande filosofo del 900". Parli della statura fisica, immagino.
(Pesco a caso, nel mucchio: Sartre, Arendt, Freud, Wittgenstein, Godel, Popper, Adler, Husserl...e mi fermo all'Europa, nanetti, al confronto. Vabbé)