
Originariamente Scritto da
axeUgene
no, io mi ci sono trovato spesso agli esordi, per caso; ma pure dopo
sensato è ciò che è tale per te; glielo dai tu un senso;
io estremizzo, ma solo per rappresentare il punto concettuale: per me la relazione ha senso in sé, come tempo vissuto felicemente o serenamente con una persona che si apprezza particolarmente;
ho notato incidentalmente che in quei percorsi eterodossi prima si vede e conosce la persona e solo poi quella viene contemplata come partner, mentre nell'approccio tradizionale in effetti è prima un potenziale partner e poi viene conosciuta, ma attraverso quei tanti filtri;
se ci pensi un momento, il combattere di Cono è la difesa di quell'investimento in uno schema astratto di impegno cui tener fede fino alla fine, altrimenti è un fallimento; in tutto questo l'altro potrebbe essere assolutamente irrilevante e sconosciuto, purché adempia al patto; e se ti perdoni puoi "riuscire" a stare - male - insieme per tutta la vita;
che, nella filosofia cui si aggancia il tutto, diventa veramente una sconfitta della paura della morte, che diventa la liberazione da quella roba
