se enunciare una,dottrina comporta - come in effetti è - un giudizio morale di valore pubblico, si tratta di un'aggrssione; per spiegarmi: "morale" è ciò che attiene al benessere pubblico, per cui se cito un determinato comportamento.come moralmente rilevante, si intende che quello che fai tu condiziona la mia vita;
io posso pure aderire ad una dottrina religiosa per cui andare allo stadio o bere il vov sono comportamenti immorali; però devo rendemi conto che l'affermazione pubblica di questa cosa equivale all'accusa nei confronti di chi vada allo stadio o beva vov di corrompere la società e danneggiare anche me; si può anche fare, per carità ;
ma il punto che ho sollevato - e davvero il rancore non c'entra nulla - era solo di "marketing delle idee":
tu puoi promuovere le idee che meglio credi, e io non ho alcuna obiezione di merito;
ma se promuovi un determinato standard esistenziale e non avverti che il sentimento diffuso è contrario, ti faccio presente la cosa; se ti è ostico il concetto, immagina una signora in buona fede, la quale, orripilata dalla devastazione di un autogrill da parte di un gruppo di ultrà in trasferta, si faccia latrice di una proposta di legge per vietare il calcio;
la signora è in buona fede, ma le si fa gentilmente presente che non incontra il sentimento diffuso.
Sbaglio o il sentimento diffuso sta conducendo il mondo alla catastrofe? E non parlo solo delle guerre; quelle sono il meno. C'è una deriva morale che possiamo tagliare a fette, axegene
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l