Ma allora darkladi le nostre mamme, le nostre nonne, le nostre bisnonne erano tutte infelici? La ratio del tuo discorso porta a questo; dimentichiamo e passiamo oltre al fatto che ci hanno tirato su ed hanno costruito bellissime famiglie, affiatate, unite, coese, piene di stima e rispetto reciproco? Adesso la società è frammentata, sofferente, colma di conflitti di genere, uomo e donna fanno sempre più fatica a riconoscersi. Non ti passa - neppure lontanamente - per la testa il dubbio che non sia l'autonomia finanziaria la discriminante che rende la donna libera, realizzata e felice? Che non sia, invece, la sua capacità di amare?