impressioni-efua

Impressioni

Rubriche

Era parecchio tempo che non scrivevo.
Mi è stato chiesto di farlo, l’ho fatto con piacere.

Mi è stato chiesto così:

Sai, leggendoti questa mattina, ho preso coscienza del fatto che ti trovi a Londra.
Se vorrai/avrai il tempo, mi piacerebbe conoscere le tue impressioni su luoghi, persone ecc.

E’ stata una richiesta che non mi aspettavo, che mi ha vista stupita ma che mi ha vista anche esplorare le mie idee per metterle in circolo.

Le mie impressioni

Un compito in classe impegnativo ma che accetto di buon grado.

Bene…Londra mi rivede qui di ritorno dopo che ho vissuto qui qualche anno fa, per quasi un anno.
E’ stato il luogo in cui è iniziata la mia discesa, è stato un luogo che mi ha vista distrutta.

Sono ritornata, lo scorso novembre, stavolta per riviverla, affrontarla, prenderla come sono ora e non come la lasciai.

Vivo nel Surrey, sulla cima di una collina,
in una casa inglese, di quelle case con la bay-window e i tendoni alle finestre.
Amo questo luogo perchè mi ha visto in risalita, smuovermi dalle sabbie mobili nelle quali mi ero impantanata.

Ma ahimè per un luogo acquisito, un altro lasciato con il dolore nel cuore…la mia tanto amata Toscana e la mia tanto amata città di Pisa.

Ho dovuto rilasciare tutto, di nuovo.

Ma ho iniziato a percorrere piccoli passi alla volta, facendo cose anche insignificanti, riempiendomi di cose che mi facessero stare bene…come avere perennemente fiori in casa, cercare cibi italiani che mi facessero compagnia.

E’ dura perchè io la vivo come un esilio.

Londra è grande, immensa, cosmopolita ma non è Casa.
Non è mia madre, non è mio padre, non è la mia terra, non è il mio uliveto, non è le mie piante di agrumi, non è il mio giardino, non è le mie terre solcate dal mio fiume, non è la mia quercia che hai i miei anni, piantata da mio padre quando nacqui, non è le mie radici.

Io qui sono una straniera. Potrò integrarmi, le mie amiche simpaticamente mi chiameranno l’inglesina ma io sono un’irriducibile terrona-campana fino al midollo.

La sto studiando, la tengo continuamente monitorata affinchè non possa colpirmi più.

La solitudine qui ti divora, se non la trasformi in introspezione, ti dilania.

Prendo tutto ciò che si può prendere da una finestra sul mondo…le tante vite che scorrono, gli occhi, i visi, le lingue, il cibo mai uguale, un concerto imperdibile, i musei accessibili, le passeggiate lungo il fiume e nel parco…mi prendo avida tutto quello che può darmi.

Prendo il mondo, cerco di soddisfare la mia sete di sapere e di conoscenza mai soddisfatta.

Londra è mille volti, è il consumismo, è la società che ti spreme fino a quando servi e poi ti butta via.
Londra è tutte le persone senza casa che guardo sempre negli occhi e alle quali, trattenendo a stento le lacrime, sorrido.

Londra è opportunità di vederti come vuoi.

Londra mi vede gallerista.

Londra mi vede alzarmi la mattina all’alba e fuggire a correre nel parco perchè così mi va.

Londra sto imparando ad amarla ma ho il sospetto che mi amerà più Lei di quanto possa farlo io…il mio cuore è abitato da Casa, ovunque io vada…la mia Casa è l’Italia da Aosta a Palermo.

Grazie a Te.

efua