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restodelcarlino
mancava il fumo della gitane
Meglio le Gauloises (Caporal), senza filtro, pacchetto azzurro?
Da sempre gli artisti francesi alla Brel o Camus e Sartre le hanno fumate.
Fumo di sinistra :v
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Allegati: 1
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Bauxite
Non fumo esseri umani vestiti in maniera estrosa.
Allegato 36502
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Seriamente credi di dovermi spiegare cosa sono le gitanes?
Mi attribuisci poca sapidità!
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Bauxite
Axe, avevo messo il golfino nero a collo alto per fare un po' l' esistenzialista ma qui se non sono zizze&culi nessuno nota altro!
Cono arriverà a darti ragione in tempo zero! :asd:
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Originariamente Scritto da
dark lady
Cono arriverà a darti ragione in tempo zero! :asd:
Il mio problema è che sono ancora viva!
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Originariamente Scritto da
Bauxite
Seriamente credi di dovermi spiegare cosa sono le gitanes?
Mi attribuisci poca sapidità!
Per non saper né leggere, né scrivere, non ho preso rischi :mmh?:
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Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Per non saper né leggere, né scrivere, non ho preso rischi :mmh?:
Uomo.
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Bauxite
Uomo.
:approved:
di genere maschile
senza spessore: solo panza su gambette storte
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dark lady
Mah, a me non pare che siamo turbati. Siamo cazzari, più che altro :asd:
dici ?
a me pare ci siano snodi psicologici su cui ci si arena sempre; mi colpisce perché non si tratta di niente di pruriginoso o che dovrebbe imbarazzare, ma piuttosto della narrazione di se stessi;
precisazione: mo' è capitato con efua, ma la cosa riguarda un po' tutti, o molti; mi rendo conto che certe cose possono in effetti turbare, nella misura in cui si va a smuovere un'architettura sensibile nel rapporto tra se stessi e gli altri, per come si è elaborato, magari con delle difese.
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axeUgene
dici ?
a me pare ci siano snodi psicologici su cui ci si arena sempre; mi colpisce perché non si tratta di niente di pruriginoso o che dovrebbe imbarazzare, ma piuttosto della narrazione di se stessi;
precisazione: mo' è capitato con efua, ma la cosa riguarda un po' tutti, o molti; mi rendo conto che certe cose possono in effetti turbare, nella misura in cui si va a smuovere un'architettura sensibile nel rapporto tra se stessi e gli altri, per come si è elaborato, magari con delle difese.
Mah, io ripeto, non ci vedo grandi turbamenti, ma solo voglia di cazzeggiare un po' e di non prendersi troppo sul serio. Cosa che per me è assolutamente essenziale.
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axeUgene
dici ?
a me pare ci siano snodi psicologici su cui ci si arena sempre; mi colpisce perché non si tratta di niente di pruriginoso o che dovrebbe imbarazzare, ma piuttosto della narrazione di se stessi;
precisazione: mo' è capitato con efua, ma la cosa riguarda un po' tutti, o molti; mi rendo conto che certe cose possono in effetti turbare, nella misura in cui si va a smuovere un'architettura sensibile nel rapporto tra se stessi e gli altri, per come si è elaborato, magari con delle difese.
Fai di noi i tuoi destrutturati!
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dark lady
Mah, io ripeto, non ci vedo grandi turbamenti, ma solo voglia di cazzeggiare un po' e di non prendersi troppo sul serio. Cosa che per me è assolutamente essenziale.
beh, io sono il più delle volte propenso;
però in un 3d sugli uomini che scappano di fronte a donne arrabbiate a un certo punto si potrebbe superare il formato empolese da tesi/rotocalco e chiedersi qualche perché, dire qualcosa;
poi, ci sta pure che invece non si voglia; ma se hai passato i 40 e hai storie da raccontare, esperienze, uno si aspetta qualche riflessione.
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Originariamente Scritto da
Bauxite
Fai di noi i tuoi destrutturati!
no, guarda, mi scass'e'uallere :asd: io sono pigro, lancio un'amo e mi metto lì a guardare l'orizzonte;
però se leggo una convergenza su "gli uomini non sono più quelli di una volta", capisco se lo dice Cono, ma da altri mi aspetterei qualcosa di diverso.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, io sono il più delle volte propenso;
però in un 3d sugli uomini che scappano di fronte a donne arrabbiate a un certo punto si potrebbe superare il formato empolese da tesi/rotocalco e chiedersi qualche perché, dire qualcosa;
poi, ci sta pure che invece non si voglia; ma se hai passato i 40 e hai storie da raccontare, esperienze, uno si aspetta qualche riflessione.
Beh, io qualche riflessione nel merito l'ho fatta. E' che poi si parte col cazzeggio e va in caciara :asd:
Se vuoi tornare serio, io la mia idea all'alba dei 43 me la sono fatta, e pure piuttosto chiara.
L'uomo tende ad aver paura della donna forte. E' una cosa che ho notato in molti. Cono di fatto rappresenta l'uomo medio, in questo: la donna che ha qualcosa da dire è considerata "aggressiva", senza dubbio difficile da gestire, è quella che probabilmente ti darà dei problemi e dei grattacapi.
D'altro canto io non considero l'uomo carente di spessore, come invece dice il buon Cono. Credo solo che vi sia molta confusione in giro, molta paura di qualcosa che può apparire come una sfida troppo impegnativa.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
no, guarda, mi scass'e'uallere :asd: io sono pigro, lancio un'amo e mi metto lì a guardare l'orizzonte;
però se leggo una convergenza su "gli uomini non sono più quelli di una volta", capisco se lo dice Cono, ma da altri mi aspetterei qualcosa di diverso.
Quante uallere hai, Axe? :D
Mi spiace contraddirti ma gli uomini di una volta esistono, basta adeguarsi alla loro età :D
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Ho la batteria del cellulare scarica e devo affrontare un attimo la mitezza del centro Italia, però vorrei capire dov'è che c'è stato il coito interrotto durante la chiacchierata nel thread.
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Originariamente Scritto da
dark lady
Se vuoi tornare serio, io la mia idea all'alba dei 43 me la sono fatta, e pure piuttosto chiara.
L'uomo tende ad aver paura della donna forte. E' una cosa che ho notato in molti.
sì , ma è vero? ha un senso, una spiegazione ? le donne "forti" ? boh... io vedo donne normali;
da uomo, cerco i tratti che descrivi, perché se la tendenza è quella, in qualche misura dovrei sentirla pure io;
ma poi mi rendo conto che siamo tutti individui con tare individuali e che queste osservazioni di costume finiscono col sostituire l'attenzione e la comprensione di una persona; eh, con Gina mi son lasciato; oggi le donne vogliono troppo, sono aggressive; ti4ato lo sciacquone su Gina, avanti un'altra destinata a non essere vista, se non su quella base del volere troppo, oppure in misura accettabile :v
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Originariamente Scritto da
axeUgene
sì , ma è vero? ha un senso, una spiegazione ? le donne "forti" ? boh... io vedo donne normali;
da uomo, cerco i tratti che descrivi, perché se la tendenza è quella, in qualche misura dovrei sentirla pure io;
ma poi mi rendo conto che siamo tutti individui con tare individuali e che queste osservazioni di costume finiscono col sostituire l'attenzione e la comprensione di una persona; eh, con Gina mi son lasciato; oggi le donne vogliono troppo, sono aggressive; ti4ato lo sciacquone su Gina, avanti un'altra destinata a non essere vista, se non su quella base del volere troppo, oppure in misura accettabile :v
Il concetto di normalità è molto vago. Siamo tutti normali e tutti folli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che molti uomini preferiscono una donna tranquilla, senza troppe pretese, che non si riveli troppo impegnativa, che non pensi troppo, che non faccia troppe domande. Forse semplicemente è più comodo e rassicurante.
Hai presente la canzone di Vecchioni "Voglio una donna"? Ecco, quello è l'emblema di un modo di pensare di molti uomini.
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Mica tutti normali: da una recente statistica gli uomini, in generale (massimo della gaussiana della distribuzione normale), hanno comportamenti negativi caratteristici, la lista dei quali é lunga una quaresima ed un ramadàn messi insieme. E non é esaustiva.
(Mancano, per esempio, la flatulenza cronica, il rutto libero, il linguaggio inutilmente trivialsboccato, la mancanza di mira nella soddisfazione dei bisogni naturali, idrici e non,.... etc)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Il concetto di normalità è molto vago. Siamo tutti normali e tutti folli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che molti uomini preferiscono una donna tranquilla, senza troppe pretese, che non si riveli troppo impegnativa, che non pensi troppo, che non faccia troppe domande. Forse semplicemente è più comodo e rassicurante.
Hai presente la canzone di Vecchioni "Voglio una donna"? Ecco, quello è l'emblema di un modo di pensare di molti uomini.
non so; io, anni 90, ho esperienza di diverse relazioni con donne che ostentavano in vario modo indipendeza emotiva; oggi gestirei meglio la cosa; allora ne soffrivo ed ero in contina tensione per quel messaggio tipo "ti lascio quando voglio e magari ti riprendo pure"; graziearca che uno prende le contromisure se avverte quel tipo di postura;
mi rendo conto oggi che è un po' stupido, ma il timore di ogni partner è quello di essere abbandonato, a prescindere dal genere; nel caso, le donne hanno più mercato potenziale, più potere, fino a un certo punto ed età;
ora, gli uomini hanno certamente strascichi di cultura ostile all'autonomia femminile, ma credo desiderino mediamente relazioni felici, come tutti, al netto delle nevrosi, che abbiamo tutti;
secondo me, se andiamo a grattare, dietro questi mismatch e delusioni c'è sempre un assortimento poco ottimale, gente che si è accontentata a saldo, e quindi sta già con un piede di fuori;
solo che è dura dirselo, dell'altro per una questione di autostima, di se stessi anche per il senso di colpa.
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Il "fallimento di una coppia di persone", alla finfine, sono i fallimenti di due persone
I motivi/responsabilità/colpe (interni, esterni, familiari, circostanziali, ereditari, culturali, ambientali, politici, metereologici, economici, mediatici, psicologicopsichiatrici, biologicoevoluzionistici, astrofisicastrologici, sindacali, religiosi, tifosportivi, farfalle sudamericane caotiche, abuso di libero arbitrio, entropia, decisione celeste, predestinazione..... ontologici)? vassapé.
Ognuno, in ogni caso, trova che siano, al 99,9999%, altrove.
E tutti hanno ragione. Parzialmente.
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Originariamente Scritto da
dark lady
Beh, io qualche riflessione nel merito l'ho fatta. E' che poi si parte col cazzeggio e va in caciara :asd:
Se vuoi tornare serio, io la mia idea all'alba dei 43 me la sono fatta, e pure piuttosto chiara.
L'uomo tende ad aver paura della donna forte. E' una cosa che ho notato in molti. Cono di fatto rappresenta l'uomo medio, in questo: la donna che ha qualcosa da dire è considerata "aggressiva", senza dubbio difficile da gestire, è quella che probabilmente ti darà dei problemi e dei grattacapi.
D'altro canto io non considero l'uomo carente di spessore, come invece dice il buon Cono. Credo solo che vi sia molta confusione in giro, molta paura di qualcosa che può apparire come una sfida troppo impegnativa.
Dark, molto spesso ho ascoltato questa storia delle donne forti e dell'eventuale timore che possono incutere sugli uomini.
L'ho sentita però detta più dalle donne che dagli uomini.
Ho ipotizzato che un uomo non direbbe a me, amica ad esempio, che teme le donne forti o quelle che partono per la tangente appena vedono una, due cose che non tornano.
Ho anche ipotizzato che gli uomini non lo direbbero nemmeno agli altri uomini, per non fare la figura dei fessi (altra ipotesi).
Quando a me è stato detto (amiche) che sono una donna forte e che sono una persona decisa che in un rapporto ha le idee chiare, ho sempre ribadito, ripetuto, che non credo assolutamente di essere una donna forte.
Non mi fa contenta questa definizione.
Non mi fa sentire migliore, più reattiva, più pronta o che ne so.
Anche perché non è in questo modo che partecipavo ad una relazione.
Non mi piace, in linea di massima, nemmeno dirlo ad altre donne o agli uomini, lo trovo poco sensato.
Se mi si dice che so incassare, è un discorso diverso perché ci ho lavorato e mi sono stupìta di me stessa.
Questo però non è essere forti, questa definizione la dà uno esternamente ma è molto superficiale.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
non so; io, anni 90, ho esperienza di diverse relazioni con donne che ostentavano in vario modo indipendeza emotiva; oggi gestirei meglio la cosa; allora ne soffrivo ed ero in contina tensione per quel messaggio tipo "ti lascio quando voglio e magari ti riprendo pure"; graziearca che uno prende le contromisure se avverte quel tipo di postura;
mi rendo conto oggi che è un po' stupido, ma il timore di ogni partner è quello di essere abbandonato, a prescindere dal genere; nel caso, le donne hanno più mercato potenziale, più potere, fino a un certo punto ed età;
ora, gli uomini hanno certamente strascichi di cultura ostile all'autonomia femminile, ma credo desiderino mediamente relazioni felici, come tutti, al netto delle nevrosi, che abbiamo tutti;
secondo me, se andiamo a grattare, dietro questi mismatch e delusioni c'è sempre un assortimento poco ottimale, gente che si è accontentata a saldo, e quindi sta già con un piede di fuori;
solo che è dura dirselo, dell'altro per una questione di autostima, di se stessi anche per il senso di colpa.
Ma tu l'hai mai detto ad una donna di non accontentarsi di te?
Ti ricordi la faccia che ha fatto?
No perché io l'ho dovuto dire e quasi quasi parevo io l'aliena.
Però va bene, il parlar chiaro è fatto per gli amici.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Bauxite
Ma tu l'hai mai detto ad una donna di non accontentarsi di te?
Ti ricordi la faccia che ha fatto?
.
in sostanza, sì: ma non rra una circostanza da commedia, tipo " ti meriti di peggio"; tra l'altro, probabilmente non si stava nemmeno accontentando, ma era incapace di farsi carico di qualsiasi suo desiderio, a prescindere da quanto fosse attratta da me; e sta cosa era nel momento in cui mi ha proposto di convivere, non so quanto convinta, oppure inconsapevolmente desiderosa che io declinassi.
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Ma che vuol dire "accontentati a saldo" ? Questa è una elaborazione che si può fare a posteriori, magari. In genere si conosce qualcuno, ti innamori, ti ingrifi, ci vai d'accordo, poi magari con la convivenza, i figli, vengono fuori motivi di disaccordo che non erano emersi nella fase precedente. "A saldo" vuol dire che consapevolmente ti sei messo con qualcuno che non ti piace del tutto, per trombare, perché non hai trovato altro, per convenienza economica, ecc. Ma secondo me queste sono ipotesi marginali, in genere si investe emotivamente in chi ci piace. Oddio, almeno io ho fatto così :v Magari ero giovane e priva di alcune conoscenze teorico-pratiche che ho adesso, ma aggiungerei MENO MALE, perché sono le stesse conoscenze che si ergono come aculei oggi :asd:
Va, l'algoritmo e le perfide spie presenti sul mio cellulare mi hanno segnalato su Fb un articolo interessante, metto il link
https://www.facebook.com/share/p/tVhXxiitk2Ep29bp/
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Originariamente Scritto da
axeUgene
dici ?
a me pare ci siano snodi psicologici su cui ci si arena sempre; mi colpisce perché non si tratta di niente di pruriginoso o che dovrebbe imbarazzare, ma piuttosto della narrazione di se stessi;
precisazione: mo' è capitato con efua, ma la cosa riguarda un po' tutti, o molti; mi rendo conto che certe cose possono in effetti turbare, nella misura in cui si va a smuovere un'architettura sensibile nel rapporto tra se stessi e gli altri, per come si è elaborato, magari con delle difese.
Nessun turbamento
A una certa ho dovuto mollare
Qua con i compiti non siamo messi come con la fuffa inglese, bisogna trottare :v
Non ho predisposizioni particolari per il martirio e nemmeno mi metto nelle condizioni di adescare approfittatori seriali :D
Io so zen e voglio solo la serenità
Gli uomini? E’ iniziato il tic toc ormonale e tra poco, con Nahui, di papesse ne saremo due :D
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Originariamente Scritto da
nahui
Ma che vuol dire "accontentati a saldo" ? Questa è una elaborazione che si può fare a posteriori, magari. In genere si conosce qualcuno, ti innamori, ti ingrifi, ci vai d'accordo, poi magari con la convivenza, i figli, vengono fuori motivi di disaccordo che non erano emersi nella fase precedente. "A saldo" vuol dire che consapevolmente ti sei messo con qualcuno che non ti piace del tutto, per trombare, perché non hai trovato altro, per convenienza economica, ecc. Ma secondo me queste sono ipotesi marginali, in genere si investe emotivamente in chi ci piace. Oddio, almeno io ho fatto così
ecco, è una questione di misura, dello sconto :asd:
in effetti è tutto molto semplice, e lo vedi quando si lasciano: a chi l'ha vissuta come te, per quanto possa essere l'amarezza o il rancore del momento, resta una dolcezza di quel momento, come irrinunciabile;
poi ci sono quelli che vivono la cosa come il truffato, con quel sentimento di umiliazione per essersi illuso, forzato a farsi andar bene una cosa perché rassicurante in termini di controllo ed economia emotiva;
è talmente facile ed evidente che se a questi chiedi cosa trovavano di bello in quella persona non ti sanno dire nulla di importante;
qualche mese fa ho chiesto a una mia amica se fosse mai stata sentimentalmente felice, e lei ha cominciato a tergiversare;
ma se lo chiedono a te ci metti tre nanosecondi a dire: "siiiii"...
se uno ti dice che si è fatto una canna ma non ha trovato differenza con una Marlboro, vuol dire che gli hanno dato una Marlboro, perché se era erba ti sale una botta che la differenza te la ricordi per sempre :D
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Axe, ma perché fai 'ste domande randomiche alle amiche? :v
Ma da sobri? :v
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Originariamente Scritto da
axeUgene
ecco, è una questione di misura, dello sconto :asd:
in effetti è tutto molto semplice, e lo vedi quando si lasciano: a chi l'ha vissuta come te, per quanto possa essere l'amarezza o il rancore del momento, resta una dolcezza di quel momento, come irrinunciabile;
poi ci sono quelli che vivono la cosa come il truffato, con quel sentimento di umiliazione per essersi illuso, forzato a farsi andar bene una cosa perché rassicurante in termini di controllo ed economia emotiva;
è talmente facile ed evidente che se a questi chiedi cosa trovavano di bello in quella persona non ti sanno dire nulla di importante;
qualche mese fa ho chiesto a una mia amica se fosse mai stata sentimentalmente felice, e lei ha cominciato a tergiversare;
ma se lo chiedono a te ci metti tre nanosecondi a dire: "siiiii"...
se uno ti dice che si è fatto una canna ma non ha trovato differenza con una Marlboro, vuol dire che gli hanno dato una Marlboro, perché se era erba ti sale una botta che la differenza te la ricordi per sempre :D
Mah, io credo che l'errore più grosso che si possa fare è lasciare in mano a qualcun altro la propria felicità. Essa deve dipendere solo da noi stessi, dalla nostra capacità di trovarla, anche nelle piccole cose.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
in sostanza, sì: ma non rra una circostanza da commedia, tipo " ti meriti di peggio"; tra l'altro, probabilmente non si stava nemmeno accontentando, ma era incapace di farsi carico di qualsiasi suo desiderio, a prescindere da quanto fosse attratta da me; e sta cosa era nel momento in cui mi ha proposto di convivere, non so quanto convinta, oppure inconsapevolmente desiderosa che io declinassi.
I famosi momenti in cui si fa "la cosa giusta".
Magnifici.