
Originariamente Scritto da
axeUgene
si distinguono benissimo diversi modelli di famiglia e relazione, a seconda dei diversi modelli sociali; per esempio, in contesto romano la discendenza di sangue è una cosa divenuta rilevante in età cristiana; sai quanti imperatori ereditavano il trono da figli adottivi, passando avanti ai primogeniti biologici ?
ad ogni modo, io non parlo di famiglia tradizionale, perché non esiste; uso solo il termine con cui i paladini di quella la sostengono come un'entità "naturale", intesa come istituto del matrimonio; un clan non è quella famiglia; la famiglia romana non è quella famiglia, e se andassimo a vedere quali fossero le prassi ovunque in tutta la storia ci sarebbero parecchie sorprese;
oddio, la prostituzione non è certo diminuita; ce n'è tanta, ma non riguarda nemmeno gli sfigati; è una cosa più complessa, visto che ci vanno anche uomini che non avrebbero difficoltà a trovare partner gratuiti, ma semplicemente non vogliono complicanze da relazione, magari perché già accoppiati;
la ferita è insanabile anche perché gli ex-coniugi la vivono come tale a causa del modo in cui hanno investito in quella relazione, che è il punto che cerco di sollevare;
cioè, la coppia in origine, perché e su quali basi quelli si sono messi insieme;
è ovvio che se gli schemi di partenza non cambiano, le rotture saranno sempre traumatiche oltre il necessario, per tanti motivi che si possono elencare e spiegare;
ti posso dire che la quasi totalità delle donne che conosco di persona è separata, con almeno un figlio e ricollocata molto serenamente dopo i 40, e anche dopo i 50; fanno eccezione un paio, con pregressi e caratteri piuttosto difficili; gli uomini appena meno, c'è qualche single in più;
tutto sembra convergere sul dato che le seconde unioni sembrano molto più solide e serene, e il nesso causale dovrebbe essere intuitivo: si ha più esperienza, si capisce meglio l'altro, si ha un'identità e non si deve strumentalizzare l'altro per un proprio fine/progetto, che può essere suscettibile di destabilizzare, una volta ottenuto o non più condiviso;
mah... io non credo che la scappatella - ma poi, te la vedi la casalinga del sud in un ambiente controllato, coi figli, che ha l'amante ? - o la storiella in ufficio con l'uomo a sua volta sposato siano la vera evasione dal tumulo;
se la coppia in un matrimonio è finita, ti manca la coppia, non ci sono cazzi... appunto

se questo ti succede a 30, 35 anni, ma pure a 50, non è una cosa che puoi rimuovere più di tanto senza diventare matta; anche perché neutralizzare tutto quello che ti chiama ad una vita affettiva ti porterebbe via il 90% delle energie, ed è ovvio che una/o si deprime e si impasticca, o dà fuori di matto;
in una giornata è un continuo di stimoli, per chiunque, per strada, in tv con un film o una soap, con le notizie, con gli amici e le amiche; ogni parola, immagine, discussione, direttamente o con un grado di separazione rimanda ad una fantasia d'amore da rimuovere, perché stai legata ad un palo;
una persona sola almeno può sperare in un incontro, ha uno spazio agibile di desiderio, non è disperata quanto quella che sta in una coppia finita, murata in casa; senza uno spazio di desiderio agibile, un essere umano si tumula proprio per evitare ogni sollecitazione, diventa anaffettivo, depresso o rancoroso, punta sulla distruzione del proprio carceriere, come vendetta;
ora, se si vuole avere un panorama di vita famigliare più serena - tra coppie integre e separate - secondo me l'unica strada è proprio quella di una nuova educazione alla relazione, diversa da quella attuale in cui la relazione non è il fine, ma il mezzo per conseguire uno status;
guarda, io sarò stato fortunato, ma quando sento gente che parla dell'ex-partner o coniuge come una nullità o peggio, dopo esserci stato 10 o 20 anni, penso alle mie ex, e con qualche amarezza nei momenti di rottura, non ho proprio da lamentarmi; sono stato bene, mi piaceva starci, non rinnego nulla, le considero ancora persone di grande valore;
se è capitato a me, che davvero non ho nulla di speciale - sono un superbo e odio la falsa modestia, quindi non è pantomima - può andare così per molti.