Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
mi spieghi in virt� di quale assunto un padre, o un anziano, debba in quanto tale essere destinatario di una particolare devozione e rispetto a prescindere dal suo comportamento o dalle idee e nozioni di cui si fa portatore ?
Il rispetto "dovuto" non � un concetto illimitato, un genitore che non lascia liberi i figli di fare le loro scelte questo rispetto lo merita soltanto nella forma; se invece asseconda, consiglia/sconsiglia, dialoga, spiega ed alla fine accetta una scelta che non condivide merita profondo rispetto dai figli; non avranno mai un amico pi� sincero e disinteressato, imho.
Potrei fare altri mille esempi di genitori che non meritano nessun rispetto, ad esempio quelli ubriaconi e maneschi.

Verso anziani intendevo il "rispetto" inteso come "educazione", raramente vado in treno o in autobus e mai mi capita di vedere un ragazzo alzarsi per cedere il posto, tanto per fare un esempio banale. Anche sul modo di rivolgersi da parte di molti gggiovani avrei da ridire.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
mah... pu� darsi;
per� mi sembra lo stesso una circostanza sovrastrutturale, laddove l'imput essenziale, quello che genera la crisi dei rapporti, secondo me riguarda le motivazioni pulsionali ad essere, conformi o meno al ruolo che viene assegnato nell'educazione: l'erede, perfetto, irreprensibile e copia conforme, o l'artista svagato e geniale, inaffidabile ma "da compagnia", ecc...
In italia i commercianti sono figli di commercianti, i medici figli di medici, avvocati figli di avvocati, ecc. ecc. .
Molti di noi sono nati "predestinati" e questo complica maledettamente le cose.
Da quanto raccontavi a proposito delle aspettative di tuo padre nei tuoi confronti non posso che esserti solidale, ognuno di noi porta nel discorso il suo punto di vista e il mio � in continua evoluzione proprio per via del confronto con le esperienze altrui.

Bel thread.