ecco, tu fai questi esempi, ma non c'è nessuna dimostrazione della motivazione che attribuisci, a fronte di tante altre circostanze come quelle che ti ho elencato, e che spiegano in modo molto più robusto la tendenza alla de-natalità ; in Francia, e nel resto d'Europa, negli ultimi 30 anni, hanno fatto molti figli; eppure sono soggetti alle stesse circostanze in termini di desiderio di vivere comodamente, e a libertà ancora maggiori in termini di costumi sociali; come lo spieghi ?
se la correlazione di causa-effetto fosse quella che ipotizzi tu - la società del benessere e le sue tentazioni che "rammolliscono" le persone - quelle società ancora più benestanti dovrebbero manifestare una tendenza ancora maggiore; invece, è il contrario;
anche in Italia, sono i benestanti a fare più figli;
tu credi che una coppia di precari che guadagnano 800/mille euro a cranio davvero non faccia figli perché vuole fare la vacanza a Parigi; o forse perché temono di allevare piccoli destinati non avere opportunità e a rischio miseria, se le circostanze dovessero peggiorare ?
io, invece, credo che una gran maggioranza delle persone responsabili avverta intuitivamente se ci sono le condizioni adeguate per imbarcarsi in un'avventura del genere; certo, poi ci sono anche i criminali - ambosessi - che "incastrano" un partner per sistemarsi e porre un rimedio alla loro paura esistenziale della solitudine, alle insicurezze, per dare senso ad un'esistenza priva di altri motivi e stimoli;Per quanto riguarda la responsabilità di chi decide di non mettere al mondo figli se vede che il compagno non è adatto o pronto, può capitare e gli fa onore, ma non tutti ragionano così.
bene; ma questa famiglia felice era forse quella di un "tempo andato", diverso dall'oggi ? e come ?La famiglia felice è quella in cui ci si vuole bene, al di là dei difetti e delle imperfezioni e ovviamente c'è sempre stata e c'è anche oggi. E lo vedi anche tu che è la migliore per crescere un figlio, altrimenti non ti saresti posto il problema di far nascere un bambino, quando i presupposti erano già incerti.
perché è questa la risposta che dovresti dare a sostegno della tua tesi;
anche perché tutti vogliono la felicità ; se ci fosse stato un modello che la produce, tutti si sarebbero più che volentieri ispirati a quello, nella successione delle generazioni; invece, quello che senti affermare più spesso da tutti i genitori è il desiderio di voler evitare come la peste il modello precedente;
appunto, obbediscono e basta, non sono responsabili finché non agiscono per conto loro;Poi il senso di responsabilità si insegna in quel modo che tu chiami automatismo. I bambini non ti capiscono se gli fai il discorso sui massimi sistemi.
no, la scelta non mi è pesata, perché per me il rispetto della condizione e libertà altrui è il primo valore; mi sarebbe pesato di più forzare;Mi dispiace sinceramente perché si vede che la tua scelta ti è pesata, ma non puoi dire che mi vanto delle mie scelte facendole passare come virtù. Questo commento non ha senso, visto che non ho raccontato nulla su di me, mentre potrebbe applicarsi a te, che credi che tutti quelli che non hanno figli abbiano ragionato come hai fatto tu.
poi, non sto parlando di te nello specifico, dato che non ti conosco;
tuttavia, siccome la prassi di attribuire motivazioni "da deboli", poco virtuosi, a coloro che fanno scelte diverse è vecchia come il cucco e ricorrente, e si presta bene a dipingere un ritratto virtuoso di se stessi per contrasto, quando sento certi giudizi non corroborati da prove - dimostrazioni vere - suona l'allarme;
io non ipotizzo che gli altri abbiano le mie stesse motivazione; ma la procreazione è da sempre una pulsione umana fondamentale e istintivamente gratificante, premiante; perché in qualche modo il patrimonio genetico di chi ha figli sopravvive; un modo di aggirare la morte, una cosa importante sotto il profilo esistenziale; pertanto, mi sembra davvero poco ispirata - e anche offensiva - una spiegazione della rinuncia incentrata su motivi futili o di gratificazione effimera, dato che la stessa procreazione è evidentemente gratificante per i genitori; difficilmente sentirai qualcuno dire che avrebbe preferito non avere figli, nonostante l'impegno e la fatica;
ma dove mai avrei scritto una cosa del genere ?Veramente, non ha senso continuare a discutere. Non mi convincerai che la scelta di non fare figli sia più virtuosa di quella di farli.
io ho solo contestato il tuo pregiudizio secondo il quale oggi le coppie non farebbero figli per minor senso di responsabilità , e ho confutato questa asserzione, peraltro precisando esattamente come sia impossibile giudicare le motivazioni altrui.