Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
non ho detto questo in termini comparativi, ma solo eccepito che può essere un buon motivo per considerare responsabile anche l'atteggiamento di chi non faccia figli e irresponsabile quello di chi, invece, li faccia; nel senso ultimo che non si può giudicare questa scelta; è chiaro ?


perché, sposarsi non denota paura della solitudine ? fare figli non denota paura di una vecchiaia senza sostegno, oppure che finisca il matrimonio e il coniuge se ne vada più facilmente; non vedi che queste tue considerazioni valgono anche in senso opposto ?

appunto; si può dire che invece chi si sposa e fa figli ha paura della fatica e dei costi di stare da solo, oppure che lo fa solo per andarsene di casa, o per altri motivi opportunistici;
del resto, il matrimonio è stato, e in larga misura è ancora, apertamente un rapporto negoziale per lo scambio di servizi, opportunistico; la donna veniva mantenuta e in cambio offriva servizi che per l'uomo erano inconcepibili; il tutto proprio con lo scopo di fare meno fatica e superare l'ansia;
io potrei dire che chi si sposa è un debole, incapace di stare da solo, e che si accontenta del primo/prima che passa, purché sia...
non lo dico, perché sarebbe una cazzata, come tutte le generalizzazioni e i giudizi di questo tipo;
Eh ho capito, di paure ce ne sono un milione, ma quali di queste ti impediscono di realizzare il naturale desiderio di fare figli? Vedi che stai a cavillare?
Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
ma tu che ne sai per giudicare ? sei nella loro testa ?


magari i motivi sono altri, e non li capisci perché non sei quelle persone; ma ti pare possibile che uno venga a sindacare i motivi per cui tu fai figli, magari tacciandoti di egoismo ? lo manderesti, giustamente, affanculo; pertanto, dovresti analogamente astenerti dal giudicare i motivi altrui...
Ma dove lo vedi il giudizio? Ma veramente, sei capace di leggere solo quello che c'è scritto o fai come Cono?

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
beh, io potrei - coi numeri - anche ritenere che la de-natalità sia, al contrario, interesse di tutti, e che se manca gente in Italia si farà venire dall'estero, dove è troppa; cioè, il tuo presupposto è tutt'altro che scontato, considerata la demografia; poi, se si vuol parlare seriamente dell'argomento demografico, si faccia, dati alla mano e senza ideologie spacciate come fatti;


talmente non nego, che ho pubblicato più di una volta la colonna demografica nazionale; ma un conto è rilavare un problema; altro è forzare ideologicamente il profilo del introducendovi valutazioni assai discutibili, per ricorrere ad un eufemismo, come fossero fatti appurati, laddove esistono strumenti scientifici per comprendere la realtà di quei problemi; una mia compagna di facoltà insegna demografia alla Bocconi; se vuoi, le chiedo dati scorporati per reddito e condizione sociale, e interpretazioni scientifiche accurate dei motivi della de-natalità in Italia;
Oh finalmente ti sei schiodato e inizi ad argomentare.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
ha'voglia se lo vedo, il problema; ma questo è altro da dire che non ci si vuol sacrificare;
in Scandinavia è pieno di donne singles che hanno figli con partner occasionali, o con inseminazione artificiale; si sacrificano di più, perché li tirano su da sole, lavorando; certo, hanno servizi migliori;
ma la cosa ti segnala che non sono tanto i figli il problema, quanto che è l'idea stessa di famiglia ad essere in crisi;

e, aggiungo io, probabilmente perché molte persone, anche qui, hanno cominciato a realizzare che coppia e famiglia non sono quello stabile ambiente di sincero amore, ma aziende che quell'amore escludono, rattrappiscono e soffocano; spesso un luogo di potere e sopraffazione, finzioni, cattiverie, anche solo a bassa intensità; e, comprensibilmente, non ci vogliono stare; non hanno fiducia in quell'istituto e la recupereranno, forse, solo quando l'insieme degli equilibri sociali, di genere, di ruolo, sarà diverso;

ti farei anche notare, nel caso il dettaglio ti fosse sfuggito, che in questo paese un giorno sì ed uno no un uomo massacra una compagna che lo vuol lasciare, e che questa è solo la punta di un iceberg di infinite violenze famigliari poco o niente affatto denunciate; senza contare le violenze psicologiche o la semplice mortificazione della personalità, il soffocamento della vitalità e del desiderio;
ti meravigli che in un ambiente simile le persone siano diffidenti nei confronti dell'istituto matrimoniale e delle sue conseguenze e vincoli ?

il matrimonio è un bellissimo istituto; ma, in effetti, chi vuol vivere in un istituto ? Groucho Marx
E' quello che sto dicendo io da un pezzo. Invece di impuntarsi sui presunti pregiudizi sul senso di responsabilità si potrebbe parlare dei fattori che determinano questa situazione o che ne sono la conseguenza. Può anche essere che una minore crescita demografica abbia i suoi vantaggi, ma il fatto che la famiglia sia sfaldata un po' meno, ma non per giudizio moralistici o ideologici. Semplicemnte perchè da millenni è stata il nucleo della vita e dell'organizzazione sociale dell'essere umano e passare così velocemente ad un sistema in cui invece perde il suo ruolo di coesione, causa ovviamente degli effetti importanti. Non sono nemica del nuovo in generale, ma un cambiamento di tale portata, insomma un certo batticuore me lo mette.