la prima che hai detto, entro i limiti della legge; altrimenti, vuol dire che il Bene comune lo stabilisce qualcun altro al posto tuo; non a caso qui trovi la solidarietà di chi non fa mistero delle sue simpatie naziste;
non ne faccio uno scandalo, beninteso; è proprio una questione di filosofia politica; nell'Occidente liberal-democratico lo stato non indica un Bene,
in positum, agli individui; si limita a stabilire il male che debba essere impedito; lo stato che definisse come un Bene la limitazione demografica ti avrebbe potuto privare del diritto di avere quanti figli vuoi, o del diritto al culto, come è avvenuto storicamente e avviene tutt'ora, per esempio in Cina;
la questione si ribalta facilmente: quanto è legittimo imporre ai figli di crescere nel conflitto tra due persone infelici che si tengono prigioniere ed educarli all'infelicità ?
bene; c'è la contraccezione, lo sapevi ? se vuoi combattere l'aborto lo capisco; allora educa alla contraccezione e avrai sradicato il problema; certo che se postuli una dottrina in cui la contraccezione stessa è
Peccato mortale, stai solo coartando la natura dei più e meno giovani;
ma dove mai, quando mai ??? ma conosci le leggi, o no ???
e allora ??? non mi pare tu abbia mai contestato il trapianto di un rene, che su base altrettanto volontaria determina una menomazione permanente nel donatore, che non si verifica nel caso di concepimento surrogato;
le tue sono suggestioni prive di senso logico; per questo ti stupisci di come le considera la legge, che non capisci, così come non capisci il mondo in cui ti trovi;
vedi, per sostenere queste idee sei costretto ad affermare un FALSO materiale: nessuno stacca la spina a chi non abbia personalmente chiesto così, proprio nell'esercizio del proprio diritto individuale ed esclusivo a disporre di sé, che tu vorresti limitare;
semmai, la spina l'hanno staccata d'autorità proprio quelle società che stabiliscono il Bene comune, come fece il nazismo con i portatori di handicap, ritenuti un peso;
come peraltro è sempre avvenuto in passato, senza dirlo sempre esplicitamente; semplicemente, gli anziani non autonomi venivano lasciati morire o accoppati in tanti modi, con la complicità delle istituzioni ospedaliere o dei medici legali; esattamente come gli aborti sono sempre avvenuti, e in misura enormemente maggiore quando era una prassi illegale;
la realtà con cui ti devi confrontare, la cronaca, ti dicono l'opposto, coi fatti, non con le chiacchiere:
un giorno sì e uno no un uomo uccide la moglie, compagna, che si vuol sottrarre giustamente a quella personalità malata, e Dio solo sa quanti sono gli episodi violenti che restano tra le mura domestiche; questa è la vera malattia della famiglia ! non le separazioni, che sono il rimedio di primo soccorso, cui, sperabilmente, segue una ricollocazione più felice;
vorrei vedere cosa scriveresti di una circostanza del genere se ogni due giorni in Italia fosse assassinato qualcuno perché cattolico
siccome si tratta
solo di donne colpevoli di volersi sottrarre ad una relazione infelice,
egoiste, l'
abominio che ti salta all'occhio sono le
invasioni di campo, le diciture burocratiche;
la bimba down data in adozione al single omosessuale ti suscita scandalo per questo; non perché decine di famiglie regolari e perbene, unite religiosamente sotto la croce e conformi al tuo quadro di moralità, l'abbiano rifiutata;
la violenza è solo la manifestazione estrema del torto, che si verifica già nell'incapacità di accettare l'autodeterminazione dell'altro;
quando l'altro non ci vuole più e lo vediamo infelice nel subire un ménage con noi, la vera dimostrazione di valore e responsabilità, rispetto e amore, abnegazione, quello che contribuisce a determinare valori più elevati, una società migliore, è proprio il rispetto di quella libertà del prossimo a scapito del proprio egoismo di voler trattenere, che tu ti ostini surrettiziamente ad avallare in nome di un Bene comune che è solo quello che corrisponde solo ai tuoi desideri, a scapito di quelli altrui;
è grottesco quello che affermi in seguito:
il tuo discorso, nella logica è: siccome l'uomo è ineducato al rispetto dell'autodeterminazione altrui e della parità, la soluzione non è educarlo alle regole e al rispetto, ma ri-attribuirgli l'autorità carismatica - che, evidentemente, non è capace di conquistare sul campo - affinché quella prepotenza e quel predominio siano legittimata e leciti;
il
carisma del quale è investito, da chi ???
ma chi decide quali siano le faccende prettamente maschili e femminili, in base a cosa ???
questa idea sessista, di compartimenti morali per genere di nascita è la forma più comune di razzismo, incompatibile con tutti i valori delle nostre società liberal-democratiche, fuorilegge, anticostituzionale;
è bene che tu ne prenda atto, anche per spiegarti le reazioni a queste idee grottesche;
personalmente, trovo che tutte le donne che scrivono qui siano più equilibrate, eticamente affidabili, responsabili e capaci di esercitare una leadership morale rispetto a tantissimi uomini, ai quali non affiderei nemmeno l'educazione di un criceto;
infatti, se andiamo ad osservare il dato di realtà, i fatti, la quasi totalità dei comportamenti devianti, crimini, illeciti, avviene ad opera di uomini;
ma tu vuoi restituire autorità proprio a quelli...
incommentabile, anche perché la cosa si commenta da sé;
il disorientamento dipende dal fatto che - in grande misura per colpa di idee come quelle che esponi tu - una gran parte di famiglie non è culturalmente attrezzata per educare al rispetto della libertà altrui, che è un fatto, acquisito e proprio perché ancora coltiva un immaginario parente del tuo;
tu sei spaventato, non per il tuo matrimonio, che sarà solidissimo, ma addirittura dalla circostanza che altri testimonino un modo di vivere diverso, che in nulla ti vincola; figuriamoci chi cresca educato alle tue idee e sia personalmente tenuto a confrontarsi con la circostanza che l'altro sia libero di autodeterminarsi.