Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
ancora ??? ma dove lo vedi il primo che capita ? io ho scritto quello che ti piace, e non quello che piace a mammà o lo standard del tronista; la selezione la farà la persona interessata, no ?
Eh sì, ma prima gli devi spiegare che va fatta una selezione. Dai tuoi discorsi sulla desacralizzazione del sesso fra gli adolescenti si evince che sei a favore di una totale libertà = no selezione. Altrimenti come lo desacralizzi 'sto sesso?

io vedo che consideri presupposti ideologici come "fatti", auto-assertivi, quando non lo sono; nel punto sopra, per rispondere alla domanda di una sostanza della misura sei costretta ad attribuirmi un pensiero opposto a quello espresso, per cui un'educazione a discernere il desiderio svincolato dall'impegno sarebbe l'esortazione a darsi al primo che capita, quando è esattamente il contrario;
No scusa allora definiscimi cosa intendi per desiderio e cosa per impegno.

beh, però poi ti resta da spiegare come mai oltre metà dei matrimoni va in frantumi, e una percentuale evidentemente molto maggiore si registra per le coppie non ufficializzate, che pure partono come impegnate; ti restano da spiegare le corna, la prostituzione, le violenze e altro...

non può essere una questione di immoralità, poiché questa, per definizione, dovrebbe essere la deviazione da uno standard maggioritario e condiviso, se non proprio sancito dalla legge; mentre sembra essere il contrario; il comportamento deviante maggioritario non è immorale; è una rivoluzione;

evidentemente, data la frequenza, l'istituto della coppia, come lo conosciamo, presenta un tratto disfunzionale, di intrinseca caducità; pertanto, una persona intelligente dovrebbe chiedersi: da cosa dipende ?
se poi vedi che le coppie nate in età matura sono più solide, puoi cominciare ad ipotizzare relazioni di causa-effetto, con l'inesperienza ad essere la prima indiziata dei fallimenti;
ora, se l'esperienza è dirimente per avere coppie e famiglie più solide, che funzionano, quale altra risorsa avremmo se non quella dell'educazione, tale da non rimuovere i motivi che di solito minano le coppie ?
come pensi di poter avere generazioni giovani più preparate alla vita se rimuovi dall'educazione la considerazione di un desiderio svincolato dall'impegno che è dappertutto, in modo esplicito o implicito, nelle case e nelle vite delle persone, come nelle rappresentazioni di ogni tipo, dal porno alla pubblicità - anch'essa ammiccante a scenari porno - di un profumo ?
il modello di D&G che sale in barca davanti ai faraglioni non è un marito, e non ha nemmeno il mazzo di rose in mano al ristorante; sta lì proprio perché è corpo animale e basta, significa quello; e con quello vende il profumo, alla donna;
se le donne non esprimessero quella domanda precisa, chi investe milioni in pubblicità rappresenterebbe una scena coniugale, che invece al massimo può pubblicizzare la maglia della salute, il correttore dell'alluce valgo o la station-wagon, che però va bene anche per una puntatina in tangenziale
Tu non mi ascolti, non dai proprio credito a quello che dico. L'ho spiegato in un post precedente: secondo me i fallimenti di coppie sia sposate che conviventi sono da attribuire a una non adeguata conoscenza di se stessi e dell'altro, laddove in passato erano le famiglie che supplivano a questa normale inesperienza dei giovani (ti assicuro che un genitore individua l'essenza del carattere del proprio figlio fin dai primi mesi di vita) ed era l'ordinamento di legge che non prevedendo il divorzio, di fatto costringeva le persone a rimanere insieme. Ciò spiegherebbe anche perchè le coppie mature sono più longeve, cioè perchè con l'età si raggiunge una piena conoscenza di se stessi e una maggiore esperienza nel capire le persone.
ora, metti da parte le polemiche personali, e rispondimi: è una stupidaggine che il desiderio sia ridondante ovunque, o no ? è pensabile che questo sia un complotto di tutti i mercati, di tutti gli autori cine e tv, nella musica, nel teatro, di tutti gli investitori in quei settori ? oppure c'è un potenziale rimosso che viene sublimato in tutte queste manifestazioni, ma poi si rivela anche nelle disfunzionalità di coppia, con una massa di persone che cerca altro rispetto a quel contesto, evidentemente insufficiente ?
puoi davvero in buona fede pensare saggio ed efficiente educare i giovani a rimuovere tutto questo potenziale e le domande che questo impone ?
Ma io non voglio sostenere che bisogna educare i giovani a reprimere pulsioni e desideri, bensì che imparino a modularli e a controllarli per il raggiungimento del proprio pieno benessere ed equilibrio. La questione del desiderio e del complotto secondo me non è così semplice. Non credo ci sia un complotto, ma i media si innestano sul desiderio naturale per amplificarlo e rendere più difficile controllarlo. Questo mi sembra plausibile.
Cioè se sto a dieta e sto resistendo alla voglia di cioccolata, ai tempi della mia bisnonna me ne andavo a spasso con l'asinello o alla fonte a lavare i panni, oggi accendo la tv e trovo la pubblicità della nutella. E' una tentazione a cui forse non siamo attrezzati per resistere... E' risaputo che l'occasione fa l'uomo ladro e se da tutte le direzioni ti arrivano voci che suggeriscono che puoi avere di più, che non sei in realtà soddisfatto, che meriti di meglio, ecc. ecc., in qualche modo finisci per interpretare la tua vita in questi termini.
esattamente dove li vedi tu: sotto i tuoi occhi; lo dici pure, ma non fai due più due
se quelli sono terrorizzati, come scrivi, evidentemente avvertono quel patto di coppia e quel ruolo che vengono loro prospettati e che tu sostieni accettabile, come iniquo, inadeguato, insostenibile nelle circostanze reali, proprio perché non considera la realtà del desiderio - in questo caso in senso lato, non solo sessuale - che è il motore della vita; se non si fosse desiderato fare meno fatica, avere più tempo libero, non sarebbe stata inventata nemmeno la ruota e poi l'aratro, il giogo, ecc...

nessuno è terrorizzato da qualcosa, anche di faticoso, alla propria portata, che genera gratificazione, anche differita, ma goduta nell'attesa; si è terrorizzati di fronte ad una prospettiva spiacevole poco attraente, poco in grado di porsi come esempio da emulare; infatti, chi sostiene certi modelli deve ricorrere all'elogio della sofferenza:


e tu gli rispondi, giustamente:

Quello che io sostengo accettabile è la coppia basata sull'amore, mica il votarsi ai ruoli tradizionali col patto di sangue.
Ma tu non hai seguito il mio passaggio logico: la maggior parte della gente ha imparato a non finirci in quella trappola, la riconosce e se ne tiene lontana, quindi tutto il discorso sullo scambio e sul ricatto viene a decadere. Cioè qua abbiamo una società divisa in due: i soldatini della Chiesa che rispecchiano in pieno la tua tesi, che poi magari finiscono per tumularsi vivi in una vita che non li soddisfa affatto e la gente che vive nel mondo di oggi e quando la coppia si è esaurita, divorzia.
Sul motivo per cui entrambi i tipi di coppia finiscano, abbiamo idee completamente diverse (la mia l'ho già riscritta pure in questo post e odio ripetere sempre le stesse cose).