in quel caso, però, come è proprio Magiostrina a farti notare, si tratta di una sofferenza auto-inflitta, o inflitta al coniuge;
se io insegnassi a soffrire, rispettando l'altrui scelta di lasciarmi, tu bolleresti questo come ritrosia a soffrire e combattere per trattenere l'altro; specularmente, io potrei affermare che la tua filosofia nasce proprio dal desiderio egoistico di non soffrire per l'abbandono e che si impone sull'altro, a costo della sua libertà e felicità ;
la qualità etica delle due posizioni, la lascio valutare a chi legge.