si. questo però a livello esterno. e cmq sai benissimo che, nonostante il cambio di regime o di "regimi", ogni nazione europea, almeno dalla nascita degli stati nazionali, ha sempre perseguito politiche internazionali sulla base delle pretese che, a livello di consuetudine internazionale, i propri "sovrani" hanno sempre perseguito. quelle tedesche all'epoca si fondavano proprio sulla restituzione alla sovranità della nazione di territori che, a causa del trattato di versailles e dei "traditori" di novembre, le erano stati sottratti.
poi: il trattato di monaco sancì l'uscita della germania dalla società delle nazioni, allo scopo di eliminare i vincoli che si frapponevano a livello internazionale, a un pieno controllo, anche militare, del territorio. quello molotov/ribbentropp sancì da parte sua la spartizione dell'europa tra russia e germania, anche se con qualche mese di anticipo sulla concreta realizzazione del progetto.
si. sta di fatto che, dopo il trattato molotov/ribbentropp hitler decise, anziché limitare la potenza polacca, invaderla di sana pianta in ottemperanza alla propria idea di "lebensraum". d'altra parte la russia se ne prese una bella fetta. dopodiché conosciamo tutti come è andata la storia. che tu dica che la germania avesse interesse a proporsi come normo/potenza mi pare lasci il tempo che trova...
la guerra totale era in prospettiva. la stessa "catarsi" che interessò la nazione, e che si realizzò nell'olocausto, interessò la stessa nazione tedesca non solo all'interno ma anche all'esterno, con grande dispendio di risorse economiche, mezzi militari, morti in battaglia. mentre i prigionieri morivano nei campi, il meglio della gioventù tedesca dava la vita sui campi "di battaglia". in un modo o nell'altro la guerra "totale" fu una precisa conseguenza della politica di potenza hitleriana. ti ho già detto che ognuno "combatteva" per i propri lutti. così anche i tedeschi guidati da hitler. alla fine della fiera la politica hitleriana si concretò nel "suicidio" politico di una nazione, colpevole di lutti atavici, rispetto ai quali hitler svolse il ruolo di divinità punitiva...
però si parlava di cristianesimo "riformato" come di un ritorno alle origini, cioè di ritorno allo spirito della riforma luterana. vedi, lutero pensava che non vi fosse alcuna predilezione da parte di dio nei riguardi di chi compiva le c.d. opere di bene o anche "gli atti di carità". la predilezione divina coinvolgeva, sin dall'inizio dei tempi, solo alcune "anime". ovviamente all'uomo non era dato sapere "chi" fossero i predestinati alla salvezza. da ciò l'applicazione di regole per operare un "riconoscimento" di quella selezione che solo a dio è dato conoscere. ad esempio fino a tutto l'ottocento si riteneva che una rigorosa educazione, la stessa per tutti, potesse evidenziare in coloro che "sopravvivevano" il segno della predestinazione.
questo scenario a mio avviso prefigura e prepara l'avvento di hitler e del nazismo, sia pure in chiave edulcorata...
si. ma sempre di carcere si tratta.
questa è una fattispecie diversa. siamo sul civile anziché sul penale.