Originariamente Scritto da
axeUgene
è comunque un "bene", come per tutti i tossici che così rimuovono ragioni di sofferenza; un anestetico; ne abbiamo tutti, in fondo; solo che alcuni fanno male al fisico;
mica è difficile:
siamo mossi da desideri e paure; il primi spingono a cambiare, in misura radicale o moderata, in vista della speranza di un meglio; le seconde a conservare quello che abbiamo;
quando il timore del cambiamento - per qualsiasi motivo, scarsa autostima, precetti introiettati alla modestia, scarsa ambizione, magari per educazione, insomma, fattori emotivi profondi - è molto forte, ci si aggrappa a quello che c'è, adattandocisi;
anche se è modicamente nevrotico e incomprensibile per chi, osservando dall'esterno, abbia soglie diverse di tolleranza;
ovviamente, tutti questi processi richiedono la rimozione di qualsiasi valutazione razionale, come nel caso delle donne che relativizzano e minimizzano le violenze subite, perché la presa d'atto di qualcosa ha il potere di porre esplicitamente un questione di identità, cui l'io è sollecitato a dare una risposta, che è dolorosa;
più raro il caso contrario, di violenza solo immaginata, che però risponde alla stessa esigenza di un'identità che copre altro, e perciò rimuove la realtà di quel comportamento solo immaginato, che giustifica la propria aggressività; è una cosa tipica in analisi: sogni qualcuno che ti fa del male, mentre sei tu che stai rimuovendo un torto a quella persona.