Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
quando mai ? ho solo mostrato un fatto incontrovertibile, e cioè che credere in Dio, di per sé non garantisce alcuna virtù; questo non è denigrare la religione in quanto tale;

beh, evidentemente no; altrimenti sarebbe pensabile imporre il Vangelo o sue espressioni dottrinarie e magistrali come legge obbligatoria anche a chi non crede, esattamente come chi pensi che dovrebbe poter rubare o passare col rosso non ne ha facoltà; questa è cogenza;


appunto, se...
ma a quell'esistenza e a quella dottrina credi tu, privatamente; altri no; se venisse un musulmano a fare il tuo stesso discorso non è che ti farebbe cambiare parere, no ?


ti ho risposto diverse volte; o non capisci, o fai finta di non capire;
se, se, se... che quella sia Parola di Dio lo credi tu, così come altri credono che Dio dica altro, o che non esista;

che il senso del tuo magistero morale di riferimento sia ispirato divinamente lo devi dimostrare a chi crede, convincendo della giustizia e sensatezza di quell'idea; non postulando un'autorità che non è più tale da secoli;
se le persone cui ti rivolgi non nascondono la loro diversità di pensiero vuol dire che quel senso morale è disconosciuto, ritenuto finto in buona fede e coscienza.
Si, coi risultati che vediamo intorno a noi....
Dici bene, infatti l'Italia, l'Europa, l'Occidente in senso lato stanno di fatto apostatando Dio. Rinnegando Dio. Lo stanno escludendo dall'orizzonte del vivere civile. E' capace che anche dopo questa tragedia mondiale del coronavirus, si continui tranquillamente a fare e a vivere esattamente come prima: Edonismo, egoismo, l'io al centro e poi (forse) gli Altri. Mercato, denaro, borsa, distruzione dell'ambiente, correre, correre, correre. Non si sa verso cosa. Non si sa per cosa.

«Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi», ha detto il Papa. «Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Ci sentivamo forti e capaci di tutto. Ma la tempesta ha smascherato la nostra vulnerabilità e lasciato scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri ego sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli».

https://www.corriere.it/cronache/20_...421e9f6b.shtml