Originariamente Scritto da
axeUgene
tu continui a pensare di essere l'ombelico dell'universo
io non parlo di te, ma del senso generale di quanto tu stesso hai affermato come circostanza generale, e che ti riporto, visto che spesso non ricordi quello che hai scritto poco prima:
qui avevi descritto un modo generale di prospettarsi la vita, con quel
si comincia a pensare...
ora, siccome:
succede spesso, mi domandavo se nell'educazione alle aspettative, proprie e altrui, non operi uno schema sbagliato, visto che produce tanti fallimenti;
ora, secondo me, quella
morale sessuale di cui discutiamo - distinta da una semplice morale ordinaria, di rispetto della buona fede e della libertà altrui, una regola argentea - insomma, quella tradizionale, che stabilisce delle gerarchie di valore, giudica, ecc... e a prescindere dal fatto che a me possa piacere o meno. è una componente essenziale del sistema educativo e dei codici di comportamento che incasinano la vita alle persone, creando aspettative e chiavi di lettura inadeguate delle situazioni;
il sesso amministrato, come un premio per la seduzione o la promessa, diventa esso stesso un feticcio della persona, che non viene più vista per quello che è, ma come una remunerazione, che è anche proprietà acquisita; infatti, la promessa genera i "doveri coniugali";
ora, le persone così si nevrotizzano, perché quello schema morale che assegna al sesso un "valore" implicano la conservazione di quel valore, esattamente come un oggetto, un bene che ci si è guadagnato, conquistato, cui si ha diritto, espresso in quel corrispondente
dovere;
così, spesso ci si incapriccia, perché il gioco è pure divertente, gratificante; ma poi ci incapretta pure, perché quella conquista è "tua"; ma in effetti è una persona, che non si vede più per quello che è, magari per anni o decenni.