certo, esattamente;
il linguaggio crea, specifica, e il suo uso legittima il costrutto ideologico che ne è la base, così come la censura lo delegittima;
tanto per fare due esempi, chi usa - non come citazione, ovviamente - il neologismo buonista aderisce consapevolmente o meno ad un costrutto nel quale certe posizioni sono categorizzate e qualificate come ipocrite, strumentali, ecc... il neologismo ha creato una categoria;
l'altro è negro; 40 anni fa si poteva usare in modo neutro; oggi, nessuno o quasi può far finta che il termine abbia una valenza politica, e chi sostiene il contrario lo fa di seconda mano, esprime di fatto l'adesione ad un'ideologia.







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