L'Oxford Dictionary che rimuove determinate definizioni che aveva inserito in quanto, benché in uso, sono considerate offensive non è allo stesso livello del libraio che decide di non vendere le opere di questo o quel autore per la medesima ragione. È vero che oggi le fonti sono molte e variegate e il principio di autorità giustamente vacilla di fronte alla complessità del mondo e la democratizzazione della cultura, ma pensa se sulla stele di Rosetta avessero deciso a un certo punto, che certe parole in greco erano offensive e andavano cancellate con una bella martellata, sarebbe un problema oggi e non so quanto avrebbe risolto quello che eventualmente si proponeva di risolvere allora.