Fortunatamente Gesù nel vangelo dice, dopo aver ritrovato la pecora smarrita che c'è più gioia in cielo, considerato a quei tempi la corte di Dio, che per 100 saggi che essendo saggi non si perdono e quindi non provocano quella gioia seppur ritrovata che il padre del figliol prodigo aveva perduto, ed ora, con il ritorno del figlio, riemerge.
La parabola è molto bella perché il timore del figlio, timore che tu hai accennato, svanisce nell'abbracciare il padre. E' forse un padre che perdona? Non credo è solo l'amore paterno, forse nella storiella di Gesù è un amore che dovrebbe essere, ma la spontaneità quasi confidenziale col figlio è di una tenerezza incredibile.
Forse era la madre oltre al fratello, che era pure geloso, quella più burbera
Il rapporto padre e figlio è innegabile ed è valido da sempre, in tante forme ma è il cardine della forza sociale di un popolo.
Neanche tu che hai formulato quei bei pensieri puoi negarlo, indipendentemente da che cosa la vita ci riservi.