
Originariamente Scritto da
axeUgene
questa è una condizione, magari necessaria, per fare una cosa, non un motivo;
così interponi una struttura ideologica all'osservazione, e inevitabilmente la comprensione è menomata; però capisco che possa essere un'esigenza;
ma che vuol dire ? chi lo dice questo ? perché, dove sta scritto ? non vedi che è già una tesi, un'ideologia ?
poi, va pure bene, per carità; io davvero sono l'ultimo che ci sogna di dire alla gente cosa dovrebbe pensare di questa o quella cosa; troppo pigro
mi pare che in questo continui ad ignorare un puto che sarebbe ovvio:
come ho detto - è un fatto semplicemente etologico, un comportamento animale - per selezionare un ipotetico partner il cervello no "pensa", ma opera in background, senza che tu te ne accorga;
posto che tutti gli psicologi ti dicono che un essere umano pensa al sesso mi pare un centinaio di volte al giorno; e quando succede in quelle 16 h ? evidentemente, quando il cervello si attiva e magari manda un segnale che poi viene deviato o elaborato in un modo consono alla personalità, inibizioni;
posto che se ci pensi un momento, oltre a non essere una "mia teoria" è abbastanza ovvio che per scegliere uno o due su un tot deve intervenire un meccanismo che scarta quelli che non scegli, che è una cosa di mero buon senso, la questione "amicizia" ovviamente diventa più complessa;
poi, sovrastrutturalmente uno può elaborare quel che gli pare, ma siamo animali che nascono e muoiono, e in mezzo si riproducono e competono per quello; tutta la storia umana è segnata da questa cosa, combattere, arricchirsi, farsi belli e desiderabili, mostrarsi, avere successo e, con questo, più partner, più belli, più figli diversi, cme fa quasi puntualmente chi può;
quando una persona ti comunica la tua inadeguatezza ad essere visto come partner - i casi sono tutti da vedere, nello specifico - qualcosa nella mente di chi è declassato succede sempre; magari tu piaci al tuo amico e la cosa non è reciproca, per cui lui si "accontenta" di un'amicizia, sperando inconsciamente in altro;
o magari intervengono cose più complesse a coprire il tutto;
quasi tutte le donne dopo i 50 osservano la caduta degli sguardi maschili, a volte con un trauma, altre in modo diverso e più articolato; altre ancora con sollievo, che però è almeno in parte una compensazione consolatoria;
le donne, perché nel nostro sistema l'uomo agiato ancora surroga col potere o con le illusioni di potere; ma siamo lì;
davvero ci vogliamo prendere per il Q ?