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Discussione: Femminismo vs patriarcato

  1. #31
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    E' assurdo pensare che i cento e passa femminicidi che avvengano ogni anno in Italia per mano di mariti, fidanzati, conviventi abbiano tutti la stessa matrice: padri o altre figure di riferimento violente nella famiglia d'origine. E' dimostrato, invece, che la stragrande maggioranza delle vittime cercava di svincolarsi da un rapporto malato, asfissiante e il partner non accettava questa decisione, [b0preferendo uccidere (e, in alcuni casi, togliersi la vita[/b] dopo aver assassinato la compagna) piuttosto che lasciarla libera. Tutto ciò è frutto, come ha correttamente puntualizzato Dark Lady, di una mentalità patriarcale che considera la donna come essere inferiore o come "oggetto di proprietà" dell'uomo.
    ecco, capisci bene che la circostanza evidenziata in grassetto è talmente diseconomica sotto il profilo esistenziale da implicare necessariamente una patologia psichica;
    se io fossi un maschilista patriarcale che vuole conservare uno status e dei benefits di quella condizione, non contemplerei 30 anni di carcere o il suicidio per punire la partner;
    questo è quello che ti dicono le professioni coinvolte; quando mi hanno spiegato questa cosa, ho provato lo stesso tuo sentimento, perché avvertivo una sorta di deresponsabilizzazione;
    ma in effetti l'appunto è del tutto razionale: quelle violenze sono anche auto-distruttive;

    il padre violento è frequente, ma le modalità di generazione della patologia sono diverse;
    tuttavia, sembrerebbe esserci un tratto comune patologico, che ricorre anche nello stupro, di incapacità relazionale, per cui il soggetto è inibito empaticamente, neutralizza la partner fino a renderla una funzione delle sue esigenze, e questa patologia ha suoi percorsi psichici tipici, che non hanno a vedere con l'ideologia.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #32
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
    I social network non fanno che enfatizzare la realtà, a volte la distorcono anche.
    La frangia maschilista e, di conseguenza patriarcale, è guidata da chi ha timore di perdere il potere maschio scolpito nelle pieghe di millenni di storia (nato per ragioni di forza fisica, appartenente per biologia all'uomo, con l'aggiunta della sudditanza economica che ancora oggi resiste, ad esempio, nelle disparità salariali tra i due sessi) che con il tempo si è "evoluta" in una mera questione "culturale".
    L'abitudine a sovrastare e a sovrintendere ha portato l'uomo a non voler mollare lo scettro e le donne a rimanere impantanate nella sudditanza.
    Ma non tutte. Nel backstage della storia ci sono molte donne che hanno avuto ruoli di prim’ordine anche se non ufficiali. Chi moglie carismatica, chi mentore, chi studiosa o artista, chi scienziata…
    Il discrimine, per quello che vedo e vivo io, sta nella conoscenza. E’ una questione culturale.
    Per avere autorevolezza bisogna dimostrarlo.
    Il grosso del problema sono i tentativi di tappare la bocca da parte di chi ha Potere e può fare il bello e il cattivo tempo: loro saranno gli ultimi a cedere, perché, come diceva quella buon'anima di Giulio, "il potere logora chi non ce l'ha".
    A 20 anni si è nella fase: "so tutto io", ovvero "incrollabili certezze". Non si ha esperienza diretta della vita e, per molti, neppure la preparazione di base per capire che strada definitiva prendere.
    A livello sociale io vedo un impoverimento culturale. Sembra paradossale visti i mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione… Avessi avuto io internet quando avevo 15 o 20 anni ora di lauree ne avrei almeno 4 (lauree in senso lato, ovvero conoscenza, tanta conoscenza).
    Ovviamente c’è anche l’impoverimento economico che produce danni. Una società ricca ha problematiche che sono diametralmente opposte rispetto a una povera.
    Basti osservare la storia passata. Se mettiamo a confronto Medioevo e Rinascimento o Illuminismo abbiamo uno riscontro macro, visibile anche da chi ha scarsi interessi per la storia.
    Nel mio ambiente non si notano troppe diversità, credo che sia per una ragione precisa: nessuno sta a sottolineare l’altrui genere o a sottolineare il proprio.
    Si va per competenze e per specialità, anche se sono sfumature in un ambito paritetico.
    Unica "differenza" è data, per ovvie ragioni, dalla fisiologia. Le donne in età fertile non sono fisicamente al 100% per un certo periodo mensile e quindi se c'è iper lavoro viene loro chiesto se sono stanche e se la sentono di continuare, quando ci sono periodi di lavoro "duro" o trasferte "pesanti". Un tratto di sensibilità che è la norma e non ha indirizzo di genere.
    Quindi, basandomi su di me, mi sento di dire l'atteggiamento sessista è una questione "meramente" culturale con due diramazioni principali:
    - più si ha conoscenza "del mondo" e consapevolezza di sé e meno si accusano desideri di prevaricazione di genere esternati con aggressività sessista o comportamenti inferiorizzanti;
    - più si esagera con lo sbandieramento della diversità tra sessi, l'esteriorizzazione allegorica dell'emancipazione o la ridicolizzazione del sesso antagonista e più la situazione rischia di peggiorare sulla scorta di una sottocultura generalizzata.
    L'altro giorno leggevo un resoconto sullo stato dell’istruzione in Italia… Siamo messi male. Stiamo regredendo. Questo è, a mio avviso, una concausa primaria dei rigurgiti patriarcal-politico-sessisti-antitutto a cui stiamo assistendo.
    Conclusione: fino a che non si imparerà di guardarsi con occhi asessuati, vedendo prima l’essere umano con le sue peculiarità, competenze e sensibilità interiori, questa pseudo-lotta sociale tra sessi non si sgonfierà e continuerà a nutrirsi di frustrazioni da un lato (quello femminile) e aggressività dall’altra (quello maschile), con il rischio che si arrivi al ribaltamento del "sentimento" e si ricominci ciclicamente da capo.
    L'uniformità di trattamento è la naturale estensione dell'ampiezza culturale elevata all'apertura mentale. Ossia l'assenza di retaggi.
    Assenza di retaggi ok, ma la Natura non ha dunque più niente da dirci? Se tutto, in Natura, è maschio e femmina Astrid, se la Vita si ha unicamente per l'incontro maschio/femmina qualcosa vorrà pur dire oppure no?
    Oggi il pensiero unico e la cancel-culture bypassano questa elementare e primaria legge naturale annacquandola e appiattendola nell'indistinto, dove non ci sono più maschio e femmina che si incontrano nelle loro diversità e peculiarità. Ed egualmente non c'è più Bene e Male, giusto e ingiusto, vero e falso eccetera.
    Te hai parlato di lavoro, di posti di responsabilità in ambito economico e manageriale: ok, avviene, è un dato di fatto. Eppure la Donna non è felice. Anzi, spesso si ritrova da sola. Con un grosso conto in banca, avendo sotto di sé migliaia di dipendenti, ma sola e distrutta dal lavoro....

    "Le donne sanno gestire le persone, le situazioni, le emergenze (I can manage any crisis: I have children, dicono gli adesivi sulle macchinone americane a 7 posti)
    Certo che una donna può gestire qualsiasi crisi: vede davanti, dietro, ai lati, con gli occhi, le orecchie, le mani e il naso. Siamo capaci di stare su più fronti, di risolvere problemi molto velocemente al lavoro senza dimenticare quelli a casa. Figurati che paura ci può fare una troupe che non arriva, il pedinamento di un ministro o uno sciopero aereo improvviso. Un solo problema alla volta non è niente. Sopportiamo la fatica e il dolore meglio degli uomini, come può testimoniare chiunque abbia avuto in casa un uomo con la febbre a 37,5 che comincia a dettare le sue ultime volontà.....

    Eppure non siamo fatte per il potere.

    E le donne che arrivano a ottenerlo spesso sono arrabbiate, perché stanno tradendo la propria natura, insicure e quindi violente.
    E se rinnegano da una parte la propria profonda femminilità (la dolcezza, l'apertura, l'accoglienza, la sensibilità) dall'altra la ritirano fuori incarnandone i più deteriori stereotipi: possono diventare isteriche, uterine, capaci di cattiverie che un uomo non si sognerebbe nemmeno."

    COSTANZA MIRIANO
    amate i vostri nemici

  3. #33
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    Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
    Stai a vedere che c'è lo zampino di Satana!
    E' accaduto che il mondo cambia, come ha sempre fatto, e sempre sarà.
    Perchè, la dura verità, Cono, è che tutto cambia. E' stato così per l'evoluzione umana, per la formazione del sistema solare, per la selezione naturale e per la pseuglobalizzazione che porta avanti quel che meglio si confà alla vita sulla Terra.
    Nulla è immutabile, che ci piaccia o non ci piaccia. Così è.
    Dove sarebbe l'attrazione spontanea tra due sessi disuniformi? Forse alle donne non piace più stare zitte e subire (lo stanno facendo persino in Siria, in Iran, in Afganistan) dove, si mormora, siano meno civilizzati di noi occidentali. O forse agli uomini sta stretta l'idea di non avere più loro l'ultima parola?
    Senza guardare ai giovani che preferiscono restare single, ti propongo un altro punto di vista: le signore attempate che rimangono vedove.
    Ne conosco alcune che dopo la dipartita del marito sono letteralmente rinate: da cosa pensi che dipenda?
    Racconti loro: era un brav'uomo (perchè di chi non cìè più vanno tessute esclusivamente le lodi, sai mai che metta una parola buona con il portinaio del paradiso...) però ero così stanca. Tutta la vita chiusa in casa, a fare tutti i giorni le stesse cose, senza mai un giorno di vacanza e poi da sola... lui sempre allo stadio o attaccato alla partita in tv. Meno male che quando è andato in pensione ha coprato un altro televisore, almeno qualcosa potevo guardarmi anche io. Neppure il cellulare volava che avessi. "Tanto non esci, che te ne fai... c'è già il fisso". Vado avanti?
    E poi le vedi con i capelli finalmente in ordine, vestite in maniera decorosa, con il sorriso che era mancato da 40 anni. E anche se non sai dirrttamente qualche risposta ti viene da dartela.
    A ben conoscere la storia si scoprirebbe che il concetto di omosessualità non è mai esistito, è stato coniato nel 1800.
    A ben conoscere la storia si scoprirebbe che, mitologiche Amazzoni a parte, le donne mascoline sono sempre esistite - donne travestite da uomo per combattere le guerre, per lavorare in miniera, per praticare sport considerati inopportuni per una femmina.
    Se la guerra dei sessi è eterna, come specifici tu, credi dunque che non ci sia alcuna speranza per un'equiparazione reciproca? - anche in considerazione che i maschi da soli rischiano di soccombere, le donne... mi sa che ne escono meglio (affermazione che fa spesso mio marito: persona estremamente oggettiva e consapevole di sè e dei propri limiti maschili, retaggio di una cultura scaduta da cui si impegna quotidianamente al riscatto).
    E dunque? Non hai concluso. Date per vere le tue premesse, cosa suggerisci Astrid? Che da soli è meglio? Che uomini e donne sono incompatibili in eterno? Che Dio si è sbagliato e ha preso un granchio? Perché delle due l'una! O la felicità e la piena realizzazione si hanno quando Uomo e Donna entrano in sintonia oppure quando l'uno prevale sull'altro nel lavoro, nella cultura, nella scienza, nell'educazione dei figli e compagnia cantando. I due sono felici quando si amano, si stimano e si rispettano a vicenda o quando il femminismo batte il patriarcato? Robe arrugginite, femminismo e patriarcato.

    Leggerò lunedì, grazie.
    amate i vostri nemici

  4. #34
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Che poi sta tiritera "uomini sempre più effeminati e donne sempre più mascoline" ha rotto.
    La verità rompe: per sua natura.

    Dimmi se non è la realtà, se non lo vediamo tutti i giorni intorno a noi. Tranquilla, non c'è bisogno di riesumare il vecchio topic "uomini senza spessore e donne troppo aggressive": ci abbiamo consumato fiumi d'inchiostro.
    Il vero dramma che ci sovrasta è capire come può, una donna che fa kung fu o colleziona coltelli, essere ancora attrattiva per un uomo.
    Come può, un uomo tutto incipriato e improfumato, essere ancora attrattivo per una donna. Si stanno perdendo e confondendo tutti i parametri! Poi si leggono i dati ISTAT e ci strappiamo i capelli perché le persone sono sempre più sole e non nascono più Bambini: per forza!!!
    amate i vostri nemici

  5. #35
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Questo e quello, cause psicologiche e fattori culturali e sociali concorrono nei femminicidi.

  6. #36
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Questo e quello, cause psicologiche e fattori culturali e sociali concorrono nei femminicidi.
    beh, insomma...

    io sono abbastanza sicuro che tutti frequentiamo diverse persone ambosessi che vivono in modo consapevole o inconsapevole secondo modalità patriarcali;
    ma credo pure che la quasi totalità di queste persone avrebbe una difficoltà estrema anche nel sopprimere di persona, non dico un cane, ma pure una pantegana;

    per uccidere Giulia devi essere un cazzo di squilibrato mentale, a partire dalla nevrosi del controllo e giù giù negli inferi;
    probabilmente si tratta di patologie ambosessi;
    solo che nel maschio fisiologicamente quella violenza si traduce in manifestazioni eterodirette, mentre le donne elaborano più spesso percorsi autodistruttivi, tipo anoressie, bulimie, ecc... si vede anche nella fisiologia depressiva, dove il maschio è più frequentemente bipolare;
    e anche i contesti psicologici della violenza nelle famiglie d'origine sono quasi sempre connotati da dinamiche depressive di frustrazione e svalutazione, disprezzo e dipendenza nevrotica;

    semmai, dove davvero opera il maschilismo è nel contesto di prossimità che minimizza i prodromi e i comportamenti tossici, e in generale nella società che ritarda a prendere provvedimenti efficaci e sottovaluta i segnali; sarebbe interessante censire e filmare mille episodi di denuncia a commissario uomo, e gli stessi mille a commissaria donna, e vedere se c'è un approccio diverso alla prevenzione di PS, e testare anche l'operato dell'AG nello stesso modo, posto il metodo per rendere statisticamente significativo lo studio.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #37
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Assenza di retaggi ok, ma la Natura non ha dunque più niente da dirci? Se tutto, in Natura, è maschio e femmina Astrid, se la Vita si ha unicamente per l'incontro maschio/femmina qualcosa vorrà pur dire oppure no?
    Oggi il pensiero unico e la cancel-culture bypassano questa elementare e primaria legge naturale annacquandola e appiattendola nell'indistinto, dove non ci sono più maschio e femmina che si incontrano nelle loro diversità e peculiarità. Ed egualmente non c'è più Bene e Male, giusto e ingiusto, vero e falso eccetera.
    Te hai parlato di lavoro, di posti di responsabilità in ambito economico e manageriale: ok, avviene, è un dato di fatto. Eppure la Donna non è felice. Anzi, spesso si ritrova da sola. Con un grosso conto in banca, avendo sotto di sé migliaia di dipendenti, ma sola e distrutta dal lavoro....

    "Le donne sanno gestire le persone, le situazioni, le emergenze (I can manage any crisis: I have children, dicono gli adesivi sulle macchinone americane a 7 posti)
    Certo che una donna può gestire qualsiasi crisi: vede davanti, dietro, ai lati, con gli occhi, le orecchie, le mani e il naso. Siamo capaci di stare su più fronti, di risolvere problemi molto velocemente al lavoro senza dimenticare quelli a casa. Figurati che paura ci può fare una troupe che non arriva, il pedinamento di un ministro o uno sciopero aereo improvviso. Un solo problema alla volta non è niente. Sopportiamo la fatica e il dolore meglio degli uomini, come può testimoniare chiunque abbia avuto in casa un uomo con la febbre a 37,5 che comincia a dettare le sue ultime volontà.....

    Eppure non siamo fatte per il potere.

    E le donne che arrivano a ottenerlo spesso sono arrabbiate, perché stanno tradendo la propria natura, insicure e quindi violente.
    E se rinnegano da una parte la propria profonda femminilità (la dolcezza, l'apertura, l'accoglienza, la sensibilità) dall'altra la ritirano fuori incarnandone i più deteriori stereotipi: possono diventare isteriche, uterine, capaci di cattiverie che un uomo non si sognerebbe nemmeno."

    COSTANZA MIRIANO
    Le donne di potere sole e distrutte?
    Allora facciamo un esempio di alto potere femminile, in cui, secondo la tua teoria, ci dovrebbe essere una donna super sola e distrutta al top:
    Ursula von der Leyen: ha un marito e sette figli (tra cui due gemelle), nati fra il 1988 e il 1999. Nel 1991 ottiene il dottorato di ricerca... e credo sia inutile dirti di cosa si occupa attualmente.
    Ti sembra sola? Distrutta? Inferiore al marito?
    Se vuoi ti allungo l'elenco... e di nomi, sia noti che meno noti, ne avrei una bella sfilza da fare.
    Non sono donne strane, egoiste, cattive, senza Valori... sono donne che hanno avuto accanto a sè persone (uomini e donne) che le hanno lasciate libere di esprimere il contenuto della loro scatola cranica, le loro aspirazioni, i loro talenti. Sono state supportate e soprattutto NON ostacolate.

  8. #38
    Opinionista L'avatar di PACE
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    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    I casi di cronaca offrono moltissimi esempi che smentiscono la tua convinzione, a cominciare da un femminicidio tra i più tristemente famosi: quello di Giulia Cecchettin per mano di Filippo Turetta. Il padre, Nicola Turetta, ha gestito per molti anni (insieme alla moglie Elisabetta) una trattoria ereditata dal nonno. Poi, nel 2011 ha deciso di vendere l'attività, ma ha continuato a lavorare come cuoco nella mensa di una struttura per anziani, mentre la moglie ha scelto di fare la casalinga per occuparsi della crescita e dell'educazione dei figli. Una famiglia semplice, descritta da tutti (parenti, amici, conoscenti, vicini di casa) come normale e affiatata. In questo contesto è cresciuto l'assassino Turetta, senza esempi familiari di violenza o figure di riferimento negative con le quali identificarsi.

    Questo è sono un esempio, ma purtroppo ce ne sono a decine, a centinaia... alcuni li trovi qui:
    https://tg24.sky.it/cronaca/approfon...a-2025-dati#00

    E' assurdo pensare che i cento e passa femminicidi che avvengano ogni anno in Italia per mano di mariti, fidanzati, conviventi abbiano tutti la stessa matrice: padri o altre figure di riferimento violente nella famiglia d'origine. E' dimostrato, invece, che la stragrande maggioranza delle vittime cercava di svincolarsi da un rapporto malato, asfissiante e il partner non accettava questa decisione, preferendo uccidere (e, in alcuni casi, togliersi la vita dopo aver assassinato la compagna) piuttosto che lasciarla libera. Tutto ciò è frutto, come ha correttamente puntualizzato Dark Lady, di una mentalità patriarcale che considera la donna come essere inferiore o come "oggetto di proprietà" dell'uomo.
    Mi scusi monia, vuole dire che io che amo mia moglie alla follia - lei che mi ha accudito e si è presa cura di me durante la malattia - che stiamo insieme da 27 anni e che formiamo una famiglia normale con figli, siamo in realtà soggetti a femminicidio o pratica violenta? Siamo potenziali assassini voglio dire? E' un reato oggi essere e avere una famiglia normale? Mi faccia capire la prego
    "Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l

  9. #39
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    A proposito, io una mezza idea del perchè le donne scelgano di restare sole (ma vale anche per gli uomini - lo dimostra il fatto che i single nella società odierna sono davvero tanti rispetto al passato -) semplicemente perchè non trovano persone compatibili. Sia emotivamente che culturalmente.
    Il che, a mio parere è da segnalarsi come segno di maturità: non ci si accontenta più di stare con qualcuno per costruire una facciata dietro i cui vetri appannati vivacchiare per emulare standard sociali ripetitivi e pieni di falle.
    Se si decidere di fare coppia lo si fa per stare meglio, non peggio (da ambo i lati).
    Nelle società patriarcali quello che andava a star bene era l'uomo.
    Oggi il patriarcato è in crisi.
    Alla maggior parte degli scapoli l'idea di mettersi con una donna che "pretende" di avere collaborazione nella gestione della casa o nella crescita dei figli fa "senso".
    Purtroppo, essendo stati cresciuti da madri "patriarcate", sono abituati all'accudimento e a questo on si sognano di rinunciare.
    Visto che parliamo di modernità o comunque di società moderna, faccio un esempio a caso: gli scandinavi. Le coppie scandinave (che a pariteticità sono maestre perchè nella loro cultura è la norma) crescono i bambini, fin dallo svezzamento, abituandoli a mangiare da soli. Non so quante volte in aeroporto ne ho vista pescare acini d'uva, pezzetti di frutta o di altri cibi da un apposito box che i genitori offrivano loro. Lasciandoli armeggiare per arrangiarsi a cavarsela.
    Ecco questi bambini (maschi e femmine) cresceranno con l'idea di essere capaci.
    Perchè la consapevolezza di poter fare è quella che aiuta ad andare lontani nella vita.
    Non è femminismo, tamto meno patriarcato. Si chiama civiltà.
    E mi sa che chi continua a sostenere ciecamente teorie sviatorie con il supporto di pseudo valori generalistici, non riuscirà mai a capire la grandezza che sta in quel modo di essere.
    L'uomo che ha la sensibilità e l'onestà intellettuale di vivere senza aspirazioni superiori rispetto alla donna sarebbe la Cura.
    Sono convinta che esisterebbero molte meno guerre nel mondo se il primo conflitto risolto fosse quello tra generi.
    La supremazia tra razze ci ha regalato la schiavitù.
    Quella tra generi come si potrebbe chiamare?

    Comunque, dopo tutto questo sermone, credo di essere diventata Maschio (e per giunta Alfa): se ho dei Valori necesariamente devo essere maschio, no?

  10. #40
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    E dunque? Non hai concluso. Date per vere le tue premesse, cosa suggerisci Astrid? Che da soli è meglio? Che uomini e donne sono incompatibili in eterno? Che Dio si è sbagliato e ha preso un granchio? Perché delle due l'una! O la felicità e la piena realizzazione si hanno quando Uomo e Donna entrano in sintonia oppure quando l'uno prevale sull'altro nel lavoro, nella cultura, nella scienza, nell'educazione dei figli e compagnia cantando. I due sono felici quando si amano, si stimano e si rispettano a vicenda o quando il femminismo batte il patriarcato? Robe arrugginite, femminismo e patriarcato.

    Leggerò lunedì, grazie.
    Leggi sopra, per favore.
    Non mi è entrato il quote.
    Vorrei capire cosa proporresti tu. Grazie

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