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Discussione: La Religione di Abramo, Il Razzismo & la Democrazia.

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  1. #11
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da vapensiero Visualizza Messaggio
    Allora possiamo affermare: razzismo uguale a forma discriminatoria di determinati esseri umani. Perci� pu� essere fisica ma ancor pi� grave quando essa � spirituale, poich� tende a sminuire, considerandola inferiore, non solo la parte fisica, ma la personalit� in toto di colui che viene discriminato. In questo caso il razzismo/discriminatorio religioso � tra i pi� odiosi che l'uomo possa manifestare. Andando all'inizio e alla nascita del dio unico, in contrapposizione degli dei mitologici, possiamo costatare che il parto � stato una prosopopea discriminatoria verso tutto e tutti; mentre, per tornare ai nostri tempi, a mio modo di vedere, la ferocia con cui l'attuale popolo di Israele si � accanito nei confronti di quello palestinese, rubandogli tutto ci� che aveva, compresa la libert�, con pretesti storici qualunquistici e ridicoli, non � altro che la continuit� di quelle caratteristiche che certe genti si portano appresso fin dalla notte dei tempi. In pratica, il razzismo discriminatorio sembra proprio che faccia parte del loro DNA. Forse il loro dio unico ha voluto che fosse cos�; in pratica: una mente malata.
    aspetta, perch� qui compi un classico errore di metodo storico, attribuendo a tesi un "vincolo della continuazione" ad elementi di genus diverso;

    a) la religione: se non distingui una teologia dalla precettistica e dalle relative prassi storicamente concretizzate, anche il Cristianesimo (o l'Islam, che � una dottrina bellissima e affascinante) che � indubitabilmente una dottrina di per s� filantropica e amorevole, � segnato da 1500 anni di mostruose violenze e aberrazioni, assolutamente legittimate dalla dottrina amministrata; tanto per restare in tema "razzismo", la prima nozione etnica di quel tipo si ha esattamente nella Reconquista cristiana della Spagna di fine XV� sec.;

    per questo mi incazzo particolarmente quando si assimila l'Islam alla barbarie di dalcune societ� che lo professano, la quale dipende dalla cultura rurale e patriarcale, esattamente come nella cristianissima Europa mediterranea di appena qualche decennio fa: ti dice qualcosa il fatto che in Italia il cd. Delitto d'onore sia stato abolito quale attenuante solo all'inizio degli anni '80 ?
    e questo ci porta al punto successivo;

    b) il costume sociale: come tutte le minoranze immigrate e fortemente identitarie, come puoi constatare anche oggi in Italia, tipicamente gli ebrei della Diaspora hanno sviluppato prassi esclusiviste, nel timore di essere assimilati e perdere l'identit�; ma questo, appunto, � accaduto con tutte le immigrazioni, segnate da differenze religiose e relative emarginazioni fino all'affermarsi di societ� secolarizzate e multietniche;
    gli italiani, soprattutto del sud (ma, in una certa misura anche gli irlandesi), emigrati negli Stati Uniti a fine Ottocento erano considerati praticamente alla stregua dei neri, anche in documenti ufficiali, e a loro volta evitavano accuratamente di mischiarsi con altre etnie; allo stesso modo oggi assistiamo a quei drammi della modernit� che sono le segregazioni di giovani ragazze di famiglie musulmane immigrate che vorrebbero vivere come le coetanee italiane; si tratta di dinamiche sociali, non religiose, ove la religione � solo un pretesto molto tirato per i capelli, sebbene una cattiva e tendenziosa divulgazione lasci spesso intendere il contrario;

    c) la questione politica: lo stato d'Israele ha effettivamente un fondamento etnocentrico - come ho gi� scritto, paradossale - e razzista; ma non si tratta di un razzismo attribuibile all'ebraismo religioso, ma del lascito culturale colonialista ed etnocentrico tipico della cultura politica europea dell'Ottocento;
    infatti, il vero problema politico che Israele pone in quell'area geografica non riguarda certo i poveri palestinesi, gi� abbondantemente perseguitati da tutti gli antichi vicini arabi prima che giungessero i coloni ebrei, ma il modello di modernit� e secolarizzazione euro-americano che quello stato rappresenta dirimpetto a societ� patriarcali e rurali, al punto che gli ebrei pi� tollerati dagli integralisti islamici sono esattamenti gli ultra-ortodossi, coi quali condividono la nozione teocratica e l'avulsione dalla modernit� storica;

    per rispondere ad un altro 3d sull'Islam, ma anche sulle tante critiche al Cristianesimo (cattolico) e relative dottrine, quando andiamo a stringere, il punto socialmente e politicamente rilevante � che nelle societ� rurali e para-feudali la nozione di famiglia tradizionale, la subordinazione femminile � una condizione essenziale per tenere sotto controllo gli ultimi, il proletariato e sottoproletariato maschile, i paria, che cos� diventano penultimi, si accontentano e non fanno rivoluzioni;
    la condizione femminile � il fil-rouge che unisce le fratture culturali di di tutte le societ� meno secolarizzate o di recente secolarizzazione, ma si tratta di un dato di tipo sociale, che non ha direttamente a che vedere con l'essenza prima - teologica, non storica - di nessuna dottrina religiosa in quanto tale.
    Ultima modifica di axeUgene; 25-10-2012 alle 08:39
    c'� del lardo in Garfagnana

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