Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
insomma lui la vede così. (anche tu però potresti almeno rispondere nel merito anziché "criticare" non l'esattezza di quello che dice, ma la sua fede personale e quello che essa prescrive).
tu avessi letto, io ho dato numerose risposte; ma il punto non è questo; io non contesto le predilezioni e i valori di nessuno, perché è inutile; posso, al più, ravvisare incoerenze e falsi nelle deduzioni dai fatti, osservabili;

non ho capito: una volta che cono ti ha chiesto, per mezzo non solo delle sue opinioni ma anche dì citazioni, di esprimere un parere su una ipotetica deriva della famiglia "tradizionale", che per lui equivale a "cristiana", cosa dovrebbe fare di più e di meglio? o al limite cosa non dovrebbe fare?
Cono non ha chiesto un parere, di cui gli importa poco; ha enunciato una tesi sulla crisi d'autorità dovuta all'"assenza dei padri", secondo lui, depositari di quella; peraltro, senza fornire soluzioni, se non il richiamo a questo assioma - assioma perché fondato sul nulla, auto-assertivo - fondante il suo modello di famiglia:
Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
In Famiglia, il padre ha il Carisma della guida, delle regole, dei comportamenti. La madre quello della tenerezza, della premura
ora, se studi giurisprudenza, sarai certamente in grado di desumere la regola generale e astratta che si evince dall'assioma, in termini di mera ermeneutica:
la frase stabilisce che: la categoria "padri" - cioè, indistintamente, tutti i padri, in quanto maschi - in virtù di una mera condizione biologica di nascita, sarebbe, non si sa per quale principio, depositaria dell'autorevolezza morale - guida, regole, comportamenti - e quindi titolare della leadership; mentre le madri sarebbero titolari della tenerezza e della premura;

io non commento le preferenze - tu simpatizzi per il nazismo e le idee razziali, quindi non mi sorprende che tu possa solidarizzare con una nozione sessista, affine a quelle per logica di postulazioni; ma non ne ho mai fatto scandalo;

però giudico la qualità ideologica consapevole di certe affermazioni, espresse da un adulto; da giurista, o aspirante tale, capisci da te l'enormità di postulare quello che sostiene Cono, viste le dichiarazioni dei diritti, il principio di uguaglianza, ecc... che informano gli ordinamenti giuridici dell'Occidente da secoli, in un processo di continuo adeguamento normativo;
è come se un deputato facesse in Parlamento un discorso di perorazione della monarchia assoluta e satrapica: niente separazione dei poteri, niente parlamenti, elezioni, ecc... lo iato concettuale rispetto ai principi informativi vigenti sarebbe lo stesso

allora. se io pongo un problema non è che poi do da me la risposta. sarebbe scorretto e anche un pochino comico.
quando mai ? tutte le persone che discutono esprimono, o suggeriscono implicitamente, soluzioni; se Cono punta il dito contro "il totem della libertà individuale", vuol dire che quella vuole limitare; e allora mi dica anche la libertà di chi, di fare cosa, e come intende limitarla; altrimenti è un capriccio infantile; poco carismaticamente maschile, peraltro;

cono vorrebbe, come d'altra parte lo vorrei io, sentire i commenti e le proposte dei "liberali" per capire meglio il problema che pone. e io questo se permetti lo ritengo un atteggiamento nobile, generoso, insomma buono. come cono è in fondo.
io ho risposto in molte occasioni, affermando che bisognerebbe educare i giovani alla libertà e al rispetto di quella altrui, a non lasciare che essi coltivino l'aspettativa che un partner possa essere un oggetto promesso di cui disporre contro la sua volontà; prepararli alla circostanza - questa sì, davvero naturale, e infatti frequente - che coppia e famiglia possono smettere di coincidere, al di là delle dichiarate ideologie, e che bisogna essere attrezzati, psicologicamente e materialmente per la circostanza per gestirla in modo decoroso e pacifico;

quali conseguenze. lo vorresti martirizzare per quello che dice e per il modo in cui ragiona?
no di certo; ma una persona adulta - se ha quella maturità, coraggio ed equilibrio - dovrebbe assumersi le responsabilità di quanto afferma; se Cono - come è evidente dal passo citato - sostiene che le donne sarebbero moralmente impedite, di fatto inferiori, di minor nobiltà morale - perché questo significa il preteso carisma maschile alla guida, le regole, i comportamenti, cioè il concreto campo morale che, secondo lui, non dovrebbe essere invaso, egli dovrebbe enunciare apertamente il principio, senza camuffarne l'enormità con blandizie varie, come negli small prints delle vessatorie, in calce al contratto, ed esporsi alle relative reazioni ed opinioni altrui; dalle circostanze di principio, fino alle constatazioni più semplici, come quella di voler attribuire l'autorità educativa carismatica al padre ultrà che picchia l'arbitro, il professore, al puttaniere che frequenta tangenziali, magari i trans, che evade il fisco, lascia il divano o il frigo da buttare in strada, solo per citare fatti che non finiscono in cronaca;

mi sembra chiaro; cristallino, direbbe il col. Jessup