Non ho parlato di ruoli, anzi mi sono riferita ai bambini molto piccoli proprio perchè la sfera istintiva in loro ancora non è stata del tutto repressa dalle abitudini sociali.
Questo è solo il segnale più evidente ed immediatosì, il bacchiolo e la passera; non vedo altro di essenziale;![]()
Ma se ci pensi simboleggia bene il concetto di un incastro perfetto. Prendi l'incapacità dell'uomo di sistemare una lavastoviglie e quella della donna ci cambiare una ruota e hai fatto tombola.
Il clan è la seconda forma di squadra. Hai comunque confermato quello che ho detto io. Chiamala come vuoi, famiglia, circolo, setta, congregazione. L'essere umano ha bisogno di stare in gruppo misto.una certa famiglia, che per abitudine e pregiudizio pensi sia l'unica; nella storia e attraverso le culture ci sono famiglie molto diverse, e non è certo la fine della famiglia;
i ragazzi dell'Africa equatoriale che incontri sono più spesso educati da madri e zie, zii o compagni di madre e zia, e magari hanno 20, 30 o 50 fratelli dallo stesso padre, avuti con donne diverse; e sono stati colonizzati dai missionari occidentali, non da circoli di femministe o gay
nell'antica Roma - le nostre radici ? - vigeva un modello di famiglia parecchio diverso...
Ma infatti la proposta del mediatore è indicata come facoltativa, visto che sarebbe contraria alla norma di non ricordo quale trattato internazionale contro la violenza che sollecita i governi ad evitare qualsiasi forma di mediazione.perché non hai letto quello che postula Cono, il postulato ideologico:
questa roba, credo da un documento ecclesiastico, se non è scritta da un'idiota che non capisce ciò che scrive, postula una diversa attitudine alla moralità per nascita:
cioè, qualsiasi uomo avrebbe un titolo esclusivo per nascita carismatica ad impartire l'educazione sulle regole e i comportamenti - cioè, l'oggetto della morale; la donna no;
il punto contestato - assieme ad altri - sta nella sperequazione di partenza tra i soggetti, in base al relativo potere, perché il "mediatore" può anche essere teoricamente utile, ma, dove c'è un conflitto esistono i giudici e la legge, che si pronunciano tra due parti assistite;
col mediatore hai il rischio che la parte più debole manchi di assistenza e venga sopraffatta nel suo volere; anche perché la mediazione sarebbe comunque obbligatoria onerosa; se non hai i soldi ?
appunto; se ora è possibile, qual è il fine del decreto ?
evidentemente, l'intendimento di influire sulla volizione dei soggetti, cambiandola;
sarebbe incostituzionale per molti aspetti; ma resta inquietante il solo fatto che sia stata concepita una norma del genere, in cui si pensa possibile sottrarre alla magistratura il controllo di quanto avviene in fase di mediazione;
lo vediamo ogni giorno cosa succede nelle "famiglie", i femminicidi che vanno in cronaca, ma sono solo il picco dell'iceberg; la madre che dice della figlia "meglio morta che lescbica", il padre la stupra e il resto della famiglia che perseguita la ragazza;
per me è questo il disfacimento della famiglia; non certo due che divorziano, se continuano ad essere bravi e responsabili genitori;
anche perché, se volessimo parlare di propensioni innate e naturalità, saremmo tutti monogami seriali, con una pluralità di partner nel corso dell'esistenza.
Dicevo che in linea di principio sarebbe utile perchè fra due persone che litigano, attualmente la mediazione è lasciata ai due soggetti stessi con il tramite di altri due soggetti che sono gli avvocati e che di fatto contribuiscono ad irrigidire le posizioni. Non tutti ovviamente, anzi magari c'è pure chi dà i consigli sbagliati pur di chiudere in fretta e una delle due parti si ritrova poi in svantaggio. Forse più che un mediatore, sarebbe utile un consulente psicologico che aiuti le persone a calmarsi e a ragionare per il bene di tutti.
Ah ora va di moda credere che la nostra natura sarebbe quella di fare i farfalloni tutta la vita. La storia dell'umanità secondo me dimostra il contrario, solo che oggi , con le comodità della vita moderna, ce lo siamo dimenticato.







e gli uomini appena liberi di fare quello che vogliono, non sembrano secondi alle donne
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