dipende da come si osserva; alcune differenze innate ci sono, certamente; ma, da questo a postulare ruoli ne passa molto; e quel molto è educativo e sociale: per dire, a Dark piacciono le armi, non ha istinto materno, ma non credo proprio manchi di "femminilità" innata; e lei è cresciuta in un contesto educativo "tradizionale";
è ovvio che se a un anno regali bamboline, poi pentoline, abitui a certi vezzeggiativi e ruoli, è difficile distinguere propensioni innate; e lo è pure se guardi i bambini e le bambine col modello di quelle aspettative in testa, perché nel far questo, soprattutto da genitore, influisci ed incentivi con le tue reazioni di approvazione o delusione, cui i figli rispondono adeguandosi, visto che per loro la tua approvazione è decisiva;
peraltro, tutte le donne sono diverse tra loro, e così gli uomini; altrimenti Malgioglio e Stallone sarebbero uguali; anche se, a giudicare dalla chirurgia estetica, in termini di vanità, non si direbbe e gli uomini appena liberi di fare quello che vogliono, non sembrano secondi alle donne
sì, il bacchiolo e la passera; non vedo altro di essenziale;Io cmq ho sempre pensato che le differenze fra uomo e donna si compensino reciprocamente. La natura ci ha dotato di caratteristiche che da sole non bastano per la sopravvivenza e abbiamo bisogno dell'altro per essere pienamente efficienti.
una certa famiglia, che per abitudine e pregiudizio pensi sia l'unica; nella storia e attraverso le culture ci sono famiglie molto diverse, e non è certo la fine della famiglia;Certo oggi, nella società moderna, gli effetti di questi differenze vengono un po' annullati e si ha l'illusione di poter essere autosufficienti, ecco perchè la famiglia, cioè la prima forma di squadra, è in crisi e in disfacimento.
i ragazzi dell'Africa equatoriale che incontri sono più spesso educati da madri e zie, zii o compagni di madre e zia, e magari hanno 20, 30 o 50 fratelli dallo stesso padre, avuti con donne diverse; e sono stati colonizzati dai missionari occidentali, non da circoli di femministe o gay
nell'antica Roma - le nostre radici ? - vigeva un modello di famiglia parecchio diverso...
perché non hai letto quello che postula Cono, il postulato ideologico:Non ho ben capito il nesso con il discorso sulla presunta attitudine maschile al ruolo di guida,
questa roba, credo da un documento ecclesiastico, se non è scritta da un'idiota che non capisce ciò che scrive, postula una diversa attitudine alla moralità per nascita:
cioè, qualsiasi uomo avrebbe un titolo esclusivo per nascita carismatica ad impartire l'educazione sulle regole e i comportamenti - cioè, l'oggetto della morale; la donna no;
il punto contestato - assieme ad altri - sta nella sperequazione di partenza tra i soggetti, in base al relativo potere, perché il "mediatore" può anche essere teoricamente utile, ma, dove c'è un conflitto esistono i giudici e la legge, che si pronunciano tra due parti assistite;cmq l'idea della mediazione in linea di principio non è sbagliata, basta però che non venga fatta dagli avvocati.
col mediatore hai il rischio che la parte più debole manchi di assistenza e venga sopraffatta nel suo volere; anche perché la mediazione sarebbe comunque obbligatoria onerosa; se non hai i soldi ?
appunto; se ora è possibile, qual è il fine del decreto ?Sono convinta che gli avvocati abbiano una parte di responsabilità nei casi di separazioni sofferte e contese perchè purtroppo fomentano l'animo già esacerbato delle singole parti. La mediazione potrebbe aiutare a comporre la controversia fra i coniugi in modo che quando si arriva dall'avvocato rimanga solo da scrivere il contratto. Per la questione economica, se gli avvocati non dovranno più improvvisarsi mediatori come accade ora (con risultati disastrosi) la loro parcella necessariamente diminuirà e quei soldi potranno essere usati per un vero mediatore. Se i coniugi sono in accordo sulla separazione, già ora è possibile usare lo stesso avvocato per entrambi, abbattendo tempi e costi.
evidentemente, l'intendimento di influire sulla volizione dei soggetti, cambiandola;
sarebbe incostituzionale per molti aspetti; ma resta inquietante il solo fatto che sia stata concepita una norma del genere, in cui si pensa possibile sottrarre alla magistratura il controllo di quanto avviene in fase di mediazione;Cmq il decreto Pillon non deve passare!
lo vediamo ogni giorno cosa succede nelle "famiglie", i femminicidi che vanno in cronaca, ma sono solo il picco dell'iceberg; la madre che dice della figlia "meglio morta che lescbica", il padre la stupra e il resto della famiglia che perseguita la ragazza;
per me è questo il disfacimento della famiglia; non certo due che divorziano, se continuano ad essere bravi e responsabili genitori;
anche perché, se volessimo parlare di propensioni innate e naturalità, saremmo tutti monogami seriali, con una pluralità di partner nel corso dell'esistenza.